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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Neanche a Ferragosto diminuisce il fenomeno 'Cala Foma', i gestori: "Ancora tante potenzialità"

Può essere definito il fenomeno dell'estate 2018. Non c'è, infatti, un forlivese che non ci sia andato almeno una volta o che non ne abbia sentito parlare da amici

Può essere definito il fenomeno dell'estate 2018. Non c'è, infatti, un forlivese che non ci sia andato almeno una volta o che non ne abbia sentito parlare da amici. Stiamo parlando di Cala Foma, un'ex cava ribonificata in via Tibano, a 5 minuti da Forlì che gira intorno a un suggestivo lago artificiale.  Un po' come portare il mare in città, con una collinetta da cui si possono ammirare i tramonti struggenti, una piccola spiaggia su cui prendere il sole, un'area che costeggia il lago nella quale sono stati sistemati sedie e tavolini, una zona verde un po' più "selvaggia" con amache, una zona per i gruppi più grandi, un edificio di archeologia industriale con un'illuminazione suggestiva e un parcheggio enorme.

Al centro un chiosco con cucina all'aperto dove i soci che hanno preso in gestione lo spazio hanno messo in piedi la squadra che realizza piatti come crostini, insalate, frutta e verdura in quantità, succhi, estratti e aperitivi. I soci che la gestiscono fanno parte della famiglia Torelli, con una ventina d'anni di esperienza nella ristorazione, e della famiglia Perri, imprenditori impegnati nelle telecomunicazioni ma anche loro con interessi nell'intrattenimento e nella ristorazione. "Ci siamo letteralmente innamorati di questo posto - spiegano Stefania e Maudia di Cala Foma - Siamo venuti qui e abbiamo pensato che sarebbe stato il posto ideale dove far crescere i nostri figli. Tant'è che il logo di Calafoma è stato disegnato dal figlio di Denis Perri, 13 anni. La prima volta che è venuto qui ha visto il sole che tramontava sul lago e, a tempo perso, ha fatto un disegno su un foglio. Ci è piaciuto molto, l'abbiamo dato a uno studio grafico che l'ha un po' elaborato ma l'imprint resta il suo. Questo per dire che Cala Foma è un luogo magico. Ha la magia di tutti i posti che hanno il potere di ispirare i bambini".

In luglio c'è stato il boom. Hanno avuto serate in cui è stato difficile gestire tutte le richieste. Essendo partiti un po' di corsa non erano pronti al pienone, all'effetto contagio. E invece è stato così, grazie al tam tam dei social. "Chi veniva postava foto bellissime su Facebook o su Instagram e i loro amici chiedevano "dov'è quel posto?" e così via... La sera dopo arrivavano qui raddoppiati, triplicati. E' una cosa molto bella  - spiegano ancora Stefania e Maudia - perché è veramente quello che volevamo. Cala Foma è un contenitore creativo, un luogo da vivere. Non a caso l'hashtag con cui l'abbiamo lanciata è "#vivicalafoma". Devo dire che nemmeno noi abbiamo ancora capito tutte le potenzialità che ha, ogni sera cresciamo insieme a questo spazio. Arriva qualcuno che ci chiede se può fare yoga sulla collinetta e poi prendere l'aperitivo. Altri che vogliono fare spettacoli musicali o performance artistiche. C'è uno spazio per il mercatino artistico, un altro per i massaggi. In più ci hanno chiesto di affittarlo per un giorno intero per un evento. E' ideale anche per compleanni, matrimoni o eventi importanti. In queste sere qualcuno ha sistemato una fune tra un albero e l'altro e ci sono degli appassionati di funambolismo che vengono a esercitarsi. E' stata un'estate di preparazione: piano piano stiamo crescendo, la prossima stagione sono sicura che sarà ancora meglio. Ci stiamo informando anche per quanto riguarda la balneazione e le norme sulla sicurezza".

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