Calcio-scommesse, decine di partite combinate: 5 arresti a Forlì e dintorni
E' scattata con le prime luci dell'alba di martedì una vasta operazione della Polizia di Stato contro la piaga del calcio-scommesse. L'attività è partita dalla Calabria, ramificandosi in vari territori d'Italia. Nella provincia di Forlì-Cesena risultato 5 fermi
E’ scattata con le prime luci dell’alba di martedì una vasta operazione della Polizia di Stato contro la piaga del calcio-scommesse. L’attività è partita dalla Calabria, ramificandosi in vari territori d’Italia. Nella provincia di Forlì-Cesena risultato 5 fermi (in totale sono 50 in tutta l’operazione), operati sia nella città di Forlì, ma anche in diversi comuni del territorio, come San Mauro Pascoli, Gatteo, Cesenatico e Cesena. In totale nell’operazione risultano 70 indagati e 50 provvedimenti di fermo emessi dalla Procura Antimafia di Catanzaro.
Corposa l’ordinanza di custodia cautelare, composta da oltre mille pagine di riscontri. Le indagini della Squadra mobile di Catanzaro ipotizzano decine di combine a favore di grossi scommettitori italiani ma anche stranieri (serbi, kazachi, maltesi, cinesi e russi), con almeno 28 partite di calcio "manomesse" dei campionati in corso di Lega Pro e Serie D.
In particolare, nella città di Forlì è finito in manette Enrico Malvisi, 43 anni, indicato come uno degli scommettitori. Inoltre risulta coinvolto anche un poliziotto, residente a Cesena. Sarebbero inoltre 30 i club calcistici coinvolti, con diversi soggetti: non solo dirigenti, ma anche allenatori, calciatori e membri degli staff. Il “trucco” sarebbe sempre lo stesso: partite pilotate per lucrare con le scommesse, sia in Italia che all'estero. Dietro ci sarebbe – secondo quanto ipotizzano i magistrati – anche l’azione di cosche della ‘Ndrangheta. l capi d'accusa sono diversi e arrivano, per le figure di spicco, all' associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall'aver favorito l'attività della malavita organizzata.
Le perquisizioni e i provvedimenti di fermo sono stati eseguiti nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forli', Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona. Fra i destinatari del fermo, risultano personaggi stranieri. Per alcuni indagati vengono contestate anche le aggravanti mafiose e transnazionali. Fra questi un membro della cosca Iannazzo, potente clan della 'ndrangheta lametina. Tra le squadre romagnole coinvolte risulta ad ora il Santarcangelo.
