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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

"Cambiare la legge elettorale regionale per dare più rappresentanza alla Romagna": voto quasi unanime in Consiglio

Vanno a braccetto, con lievi distinguo, maggioranza e opposizione in Consiglio comunale a Forlì sulla richiesta di cambiare la legge elettorale regionale, così da garantire maggiore rappresentanza alla Romagna

Vanno a braccetto, con lievi distinguo, maggioranza e opposizione in Consiglio comunale a Forlì sulla richiesta di cambiare la legge elettorale regionale, così da garantire maggiore rappresentanza alla Romagna in base al numero di abitanti, attualmente ritenuta sotto-rappresentata. Lunedì pomeriggio arriva infatti il via libera all'unanimità (tranne l'astensione di Giorgio Calderoni) alla mozione della Lega, che, spiega il capogruppo Massimiliano Pompignoli, vuole risolvere un "deficit conclamato da anni".

Al momento il sistema elettorale prevede che su 50 scranni in assise regionale, 40 siano assegnati con il sistema proporzionale e 10 con il maggioritario. Essendo i romagnoli un quarto della popolazione, su 50 i consiglieri dovrebbero essere 13. Invece sono 9. Dunque si deve "trovare il sistema" per ottenere la giusta rappresentanza, o attraverso il collegio unico romagnolo, che secondo Pompignoli è più complicato, oppure prosegue l'esponente del Carroccio con lo "scorrimento delle graduatorie".

Con l'approvazione della mozione si raggiunge, conclude, "l'ultimo tassello. Condivideremo un emendamento da portare in Regione e capire se l'Emilia vuole darci o no maggiore rappresentanza", dice Pompignoli. Concorda il capogruppo del Partito democratico Soufian Hafi Alemani: la mozione "va sottoscritta da tutti. Gli ultimi 20 anni si sono sempre più caratterizzati per lo spostamento degli elementi decisionali a livello regionale". E in Viale Aldo Moro "non c'è esatta rappresentanza tra elemento demografico e peso in assemblea legislativa". Al consigliere Pompignoli, chiosa il dem, "chiedo però di non utilizzare il documento come un elemento di battaglia politica".

Ad astenersi è Giorgio Calderoni di Forlì e co, per il quale "non è facile l'equilibrio tra tutela della rappresentanza territoriale e della rappresentanza politica, meccanismi delicati da valutare solo in sede regionale". Calderoni ha inoltre puntato sul sistema elettorale dei resti, che è quello che fa sì che i seggi attribuiti si spostino da un territorio all'altro. Massimo Marchi del Gruppo misto è "assolutamente d'accordo, noi siamo per la Provincia unica romagnola" e "il problema della rappresentanza non è una questione di partiti". Anche per Albert Bentivogli della Lega il tema è "trasversale", mentre Lauro Biondi di Forza Italia si spinge oltre chiedendo un impegno affinché il prossimo presidente della Regione sia espressione del territorio romagnolo.  (Agenzia Dire)

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