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Cronaca

Elezioni, gli aspiranti sindaci comune per comune. Nei piccoli centri difficile trovare candidati

A Forlì città il quadro dei contendenti per la poltrona di sindaco è ormai definito, ma si sta lavorando nei piccoli Comuni per definire le non facili candidature

A Forlì città il quadro dei contendenti per la poltrona di sindaco è ormai definito: i tre maggiori schieramenti politici hanno calato le loro carte, con la sfida tra Gian Luca Zattini, il primo ad essere ufficializzato da parte di una coalizione che rappresenta Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia e altri partiti minori, Daniele Vergini, in corsa per il Movimento 5 Stelle ed infine Giorgio Calderoni, candidato dal Partito Democratico, che cerca di cucire ora un'alleanza di centro-sinistra. E' stata annunciata con un'intervista, ma mai ufficializzata, anche la candidatura dell'assessore Marco Ravaioli per la lista 'Forlì SiCura', mentre la sinistra radicale si è già organizzata in 'Sinistra Unita' e correrà con un suo candidato.

VERSO LE ELEZIONI: LA SITUAZIONE NEL CESENATE

Ma come procedono le trattative politiche nei comuni più piccoli? Sicuramente sono più indietro, dato che quasi nessuno ha ufficializzato i nomi per l'incarico di sindaco. Se la sfida a Forlì sarà a tre – il ché porterà a un quasi inevitabile ballottaggio -, negli altri Comuni, al netto di liste civiche locali, il confronto politico sarà tra centro-sinistra e centro-destra, dal momento che in nessun altro Comune del Forlivese si sono formate liste che risultano aver chiesto allo staff di 'Rosseau', la piattaforma di Casaleggio che funge da rete organizzativa dei seguaci di Beppe Grillo, la concessione del simbolo del Movimento 5 Stelle. 

A Forlimpopoli il centro-sinistra, dopo un'ipotesi di primarie tra tre assessori uscenti, ha trovato la convergenza sul nome di Milena Garavini, assessore della giunta che sta per uscire di scena. Il centro-destra invece guarda al sostegno esterno all'esperienza civica di Gianfranco Montaletti, animatore di un combattivo comitato contro la realizzazione di un impianto a biogas, che alcuni anni fa è riuscito a mettere assieme oltre duemila firme in una petizione.

A Meldola, il terzo comune del Forlivese al voto più importante per dimensione, il quadro è molto complesso. Il centro-sinistra, per raccogliere i cocci del passato, ha costituito da tempo un gruppo di lavoro guidato da Andrea Cuni che tuttavia non ha ancora partorito una candidatura. Anche nel centro-destra non mancano le frizioni, con il movimento civico di Gian Luca Zattini che di fatto si è frazionato in due se non tre tronconi, uno guidato da Cristina Bacchi, assessore uscente, che ha già ufficializzato la sua candidatura con la lista 'Meldola c'è', l'altro principale converge su Ermano Giunchi, anch'egli assessore uscente. Tra i due litiganti il centro-destra sta alla finestra. Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna parla di “due nomi stimabili entrambi, la Lega non lavora per la spaccatura e si augura di trovare una strada per l'unità, in pieno accordo con Gian Luca Zattini”. A Meldola già da mesi ha debuttato la lista civica che candida Laura Stradaroli e si vocifera anche di una possibile lista grillina. Con un'intervista giornalistica infine si è candidato anche Renato Cappelli (Rinnovamento Meldolese).

Nei comuni montani, i giochi sono fatti soprattutto a sinistra: il sindaco uscente di Santa Sofia Daniele Valbonesi ha confermato la sua ricandidatura per il 'bis', lo stesso stanno per fare Claudio Milandri a Civitella, Marco Menghetti a Premilcuore e Luigi Toledo a Portico San Benedetto. Negli stessi Comuni il centro-destra sta cercando di identificare una risorsa civica radicata sul territorio, applicando logiche prettamente locali.

Predappio sta diventando invece una piazza simbolica dove il centro-destra vorrebbe portar via la guida del municipio alla sinistra. Quest'ultima ha scelto il percorso del gruppo civico 'GenerAzioni in Comune' che identificato il candidato nell'assessore uscente Gianni Flamigni, indipendente non iscritto al Pd, ma che sarà sostenuto dal Partito Democratico. A destra, invece, Fratelli d'Italia vorrebbe l'appannaggio sulla candidatura. “A brevissimo presenteremo un candidato, con il quale ci sono grandi chance di vittoria”, rileva Morrone. Non si tratta di Naldi, Pestelli e degli altri nomi già circolati, spiega. 

Anche Rocca San Casciano è una piazza simbolica. Qui il centro-sinistra vorrebbe far cambiare colore politico al comune, dopo dieci anni di governo di Maria Rosaria Tassinari, mentre lo stesso centro-destra è a caccia di un successore. Ma né l'uno né l'altro schieramento sembrano aver definito un nome. “Purtroppo, come sempre più spesso capita nei piccoli comuni, specialmente montani, tutti gli schieramenti politici fanno fatica a trovare persone disponibili a candidarsi per compiti così gravosi di responsabilità e spesso con poche risorse a disposizione. I giovani sono pochi, spesso lavorano fuori dal Comune per cui si candidano”, spiega la segretaria del Pd forlivese Valentina Ancarani. Stessa situazione, quasi kafkiana, starebbe vivendo Tredozio, dove un sindaco disposto alla ricandidatura, ed anche autorevole essendo pure parlamentare, c'è e si tratta di Simona Vietina, che tuttavia starebbe avendo difficoltà a trovare persone disposte ad impegnarsi per la squadra di maggioranza, tanto che si parla addirittura di una “lista trasversale” di volenterosi, indipendentemente dal colore politico. “Pieno sostegno a Vietina, ma con una lista alternativa alla sinistra”, pone il suo paletto Morrone.

Chiude il cerchio Modigliana, dove non è scontata la ricandidatura per un secondo mandato di Valerio Roccalbegni, sindaco di centro-destra. Per lui sarebbe in serbo infatti un incarico a Forlì in caso di vittoria di Gian Luca Zattini, andando così a costituire una sorta di “tridente” dei sindaci di centro-destra reimpiegati a Forlì (con Zattini e Maria Rosaria Tassinari, ndr). Il centro-sinistra invece è in dirittura d'arrivo con una candidatura civica sostenuta dal Pd.

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