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Cronaca Meldola

Carabinieri, il detective di diversi omicidi risolti Gino Lifrieri diventa ufficiale

Il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Meldola Gino Lifrieri ha assunto il grado di sottotenente

Il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Meldola Gino Lifrieri ha assunto il grado di sottotenente, “scavallando” dalla categoria di sottufficiale a quella di ufficiale. Lifrieri, 51 anni, è nell'Arma dei Carabinieri dal 1986, iniziando la sua carriera a Russi, poi a Riccione, per approdare infine al nucleo operativo di Forlì, assumendone il comando dal 2012 al 2015 con il grado di luogotenente.

Passato alla compagnia di Meldola, ha assunto il comando del reparto equivalente. Dopo aver frequentato la Scuola Ufficiali di Roma, nelle sedi di Rieti e Velletri, tramite apposito concorso, ha assunto il grado di sottotenente alla fine di dicembre ed è stato confermato nel comando del Norm a Meldola a gennaio.

Il sottotenente Lifrieri è un volto noto delle cronache locali. Ha lavorato su diversi casi complessi quali gli omicidi di Gabar Vasile a Modigliana nel 2013 e nel dicembre 2015 quello di Rino Benini a Santa Maria Nuova. Sue anche le complesse e delicate indagini sul doloroso suicidio di Rosita Raffoni, che si lanciò dal tetto del Liceo Classico.“

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