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Cronaca

Casi dubbi di affido, la lista Calderoni: "Si controlli senza strumentalizzazione politica"

Il tema ha tenuto banco nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Critica la lista Calderoni: “Durante il Consiglio Comunale di lunedì 29 luglio la maggioranza ha presentato istanza per la costituzione di una commissione d'indagine"

“E’ necessario che si faccia chiarezza una volta per tutte e nelle sedi opportune e che i fatti vengano esposti come realmente sono, mettendo tutte le forze politiche in condizione di ragionare sulla situazione effettiva e non su ipotesi o voci che sono facilmente sospettabili di strumentalità politica”: è quanto sostiene una nota della Lista Civica “Con Giorgio Calderoni”, sulla scelta di procedere ad una commissione d’indagine comunale sull’operato degli uffici relativamente agli affidi di minori.

Il tema ha tenuto banco nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Critica la lista Calderoni: “Durante il Consiglio Comunale di lunedì 29 luglio la maggioranza ha presentato istanza per la costituzione di una commissione d'indagine per verificare eventuali irregolarità negli affidi di minori da parte dei servizi sociali del Comune di Forlì. L'istanza non faceva riferimento ad alcuna segnalazione specifica, richiamandosi di fatto solo all'impressione suscitata sui cittadini dal caso di Bibbiano. Il nostro gruppo ha dichiarato la propria disponibilità affinché venissero svolte opportune verifiche, segnalando tuttavia che, in assenza di specifiche denunce relative a Forlì, lo strumento più idoneo non fosse una commissione di indagine, che di norma viene istituita in presenza di forti criticità riscontrate, ma piuttosto la terza Commissione consiliare permanente, che dispone dei poteri adeguati alla circostanza”.

“Nel corso del dibattito, interpellata dai Consiglieri dell'opposizione l'Assessora Tassinari ad un tratto ha dichiarato che “fioccano le segnalazioni”, senza per altro dare alcun ulteriore chiarimento sui fatti citati, sulla loro natura, quantità e provenienza delle segnalazioni stesse, salvo un generico richiamo ai social. In assenza di elementi precisi il nostro Gruppo consiliare ha ritenuto di non poter prendere parte al voto ed esprimere una posizione motivata su una questione tanto delicata, che interessa minori in condizione di vulnerabilità, cittadini e lavoratori comunali”.

Ed ancora la lista Calderoni: “Nei giorni successivi l'Assessora ha rilasciato varie ulteriori dichiarazioni alla stampa che non hanno fatto altro che aggiungere confusione: da una parte ha infatti affermato che non vi sono elementi che giustifichino l'allarmismo, che sulle segnalazioni vi è “un effetto di trascinamento legato a Bibbiano” e che la volontà della maggioranza è di tutelare gli operatori del Comune, dall'altra ha riaffermato la necessità di uno strumento speciale d'inchiesta per verificare “l'iter comportamentale degli operatori” stessi”.

Nel frattempo sembrano prendere corpo nello specifico le segnalazioni. Un avvocato specializzato di Modena ha spiegato infatti di avere ben 4 casi dubbi di affido dei servizi sociali di Forlì, affidati al suo studio, confermati anche dall’assessore Tassinari, e di trovarsi in una situazione di mancanza di dialogo in quanto i legali di parte non vengono ricevuti. 
 

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