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Cronaca

Fallimento Fulgor Libertas, svolta per la querela dei 315 tifosi: udienza preliminare per Boccio

Dalla querela del 2015 avanzata dal comitato abbonati Fulgor Libertas alla comparsa in Tribunale di Massimiliano Boccio, Mirela Chirisi e altri 3 collaboratori: "Questo è un nuovo punto di partenza"

I riflettori si riaccendono sulla Fulgor Libertas, ex società sportiva e squadra di basket forlivese il cui fallimento è stato dichiarato il 10 aprile del 2015 dal Tribunale di Forlì, e sui presunti responsabili del crack finanziario Massimiliano Boccio e Mirela Mihaela Chirisi, amministratori all'epoca della società stessa, che dovranno presentarsi il 28 marzo prossimo, insiema ad altri due indagati, in Tribunale a Forlì per l'udienza preliminare. L'indagine chiusa dalla Procura di Forlì evidenzia diverse accuse tra cui truffa aggravata, aumento fittizio di capitale, insolvenza fraudolenta, false comunicazioni sociali e falsa perizia in concorso. 

Alla richiesta di comparsa in Tribunale si è giunti grazie alla querela per truffa ai danni della coppia Boccio-Chirisi avanzata da 315 tifosi e sostenitori della squadra di basket, uniti nel comitato abbonati Fulgor Libertas, e alle indagini portate avanti dagli inquirenti dal 2015 ad oggi. "Il nostro è il primo caso di giurisprudenza italiana in cui i tifosi denunciano i dirigenti della propria squadra - dice Lucia Bongarzone, rappresentante del comitato abbonati Fulgor Libertas -. Quando nel gennaio 2015 abbiamo iniziato a raccogliere le firme per depositare la querela non ci aspettavamo di arrivare ad un numero così alto di interessati. E quando siamo andati in Procura per sporgere denuncia sono stati in molti a dirci che eravamo pazzi, che non sarebbe servito a niente. Ora siamo qui, tre anni dopo a dire che avevamo ragione. Come abbiamo sempre sottolineato la nostra richiesta non è rivolta a risarcimenti in denaro, quello che vogliamo è soltanto la verità e con l'udienza preliminare del 28 marzo inizia un percorso che ci porterà a capire cosa è successo veramente. Io e Christian Battistini ci auspichiamo di essere presenti in Tribunale in quella data perchè abbiamo richiesto di costituirci parte civile in modo tale da essere parte attiva nel processo e poter riportare ai nostri compagni di comitato tutti i dettagli".

In merito alla piega che potrebbe prendere il processo Bongarzone non si sbilancia ma aggiunge: "I capi di accusa nei confronti dei cinque indagati sono molti e se dovessimo risultare vincitori chiederemo un rimborso simbolico e decideremo poi insieme a tutto il comitato dove indirizzarlo, magari a sostegno della squadra giovanile di basket di Forlì. Avendo richiesto e ottenuto l'accesso agli atti del procedimento penale possiamo dire che c'è molto materiale come intercettazioni telefoniche, messaggi e altro da cui si delineano dei profili corrispondenti a quello che è successo". La vicenda che portò al ritiro della Fulgor Libertas dal campionato A2 Gold 2014-15 e alla radiazione dalla Federazione Italiana Pallacanestro sembra quindi dirigersi verso un nuovo capitolo che secondo le parole di Christian Battistini, rappresentate del comitato abbonati Fulgor Libertas insieme a Bongarzone, "rappresenta un punto di partenza e un nuovo stimolo per continuare a lottare".

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