Caso gettoni, ancora un cambio prima del Consiglio: ritirato l'ok del segretario comunale
La vicenda dei gettoni di presenza da restituire da parte di due consigliere comunali, a pena la decadenza dalla carica, diventa sempre più ingarbugliata e un pasticcio amministrativo
La vicenda dei gettoni di presenza da restituire da parte di due consigliere comunali, a pena la decadenza dalla carica, diventa sempre più ingarbugliata e un pasticcio amministrativo. E' arrivata lunedì, ad appena un giorno prima dal Consiglio comunale, la retromarcia del segretario generale Michele Pini, che dopo averlo concesso, ha revocato il suo visto di conformità alla delibera che sarebbe dovuta approdare in Consiglio in cui si cambiava l'impostazione sul credito da recuperare da parte delle consigliere Paola Casara e Vanda Burnacci. Il cambio di Pini è stato dettato dal parere sfavorevole di regolarità contabile dato dal dirigente del servizio Finanze del Comune.
Spiegavano sabato scorso i consiglieri del M5S Vergini e Benini: "Secondo Michele Pini, Segretario Generale Reggente, non si dovrebbe più procedere con la decadenza delle uniche due consigliere in carica che non hanno ancora restituito né rateizzato il debito, stiamo parlando di Paola Casara (lista di Centro Destra “Noi Forlivesi”) e Vanda Burnacci (Forza Italia) le consigliere con il “debito” più alto di tutti, che avrebbero dovuto restituire rispettivamente 9.517,5 e 8.460 euro lordi”. Ora, invece, sempre secondo i pentastellati, "in estrema sintesi sarà ritirata la precedente proposta di delibera ed è stato accettato di impostare la nuova delibera nel modo suggerito del Movimento 5 Stelle, non accettando quindi le osservazioni delle consigliere Casara e Burnacci".