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Cronaca

Caso Gs Forlì Nuoto Aics, Piscinae mette a disposizione spazi per gli atleti esclusi

La società, annuncia Mancini, "mettere a disposizione alcuni degli spazi a Lei direttamente e regolarmente assegnati, per consentirne l'uso a coloro che attualmente ne sono esclusi"

Sul caso Gs Forlì Nuoto Aics interviene Piscinae, titolare della concessione del servizio di gestione dell'impianto sportivo Piscina Comunale di Forlì. specificando che "nel rispetto delle norme contenute nel disciplinare per l’affidamento in concessione della gestione dell’impianto sportivo Piscina Comunale di Forlì, ha provveduto ad assegnare gli spazi (corsie, ndr) a coloro che al 30 aprile scorso ne erano titolari (22 soggetti) e che le hanno confermate, sulla base del diritto di priorità, nei termini e nelle modalità previsti (entro e non oltre il mese di giugno 2016), validi anche per coloro interessati a richiedere l’assegnazione di nuovi spazi".

"La temporalità di tutte le operazioni volte alla valutazione delle richieste e alla definizione del piano vasca è stabilita con l’obiettivo di consentire il regolare inizio delle attività nonché l’approvazione, da parte della Giunta Comunale delle tariffe applicate - prosegue Piscinae -. Le difficoltà riscontrate da taluni nuovirichiedenti spazi acqua, possono trovare un accoglimento, totale o parziale, sulla base delle rinunce degli assegnatari, i quali svolgono all’interno della piscina comunale attività diversificate entro i limiti minimi imposti al Concessionario".

"La società G.S. Forlì Nuoto Aics, protagonista della protesta a cui assistiamo in questi giorni, non è mai stata titolare di spazi acqua nella piscina comunale di Forlì. I loro atleti hanno infatti sempre nuotato nelle corsie assegnate ad altro soggetto avente titolarità, sebbene fossero tesserati per buona parte da una società di Bologna. L’interruzione dell’accordo tra questi due soggetti ha automaticamente escluso G.S. Nuoto dal piano di assegnazione degli spazi, avendo tra l’altro la società presentato richiesta (come nuovo richiedente, e perciò senza diritto di priorità) al di fuori dalle regolari scadenze previste".

L’auspicio e la volontà di Piscinae di poter accogliere e valutare le richieste "è massima, in considerazione del fatto che la valorizzazione delle realtà sportive del territorio è uno degli scopi principali della scrivente, riconoscendo che la libertà di associazione e di pratica dello sport può avvenire anche nell’accorpare le realtà che condividono i medesimi obiettivi e che insieme possono ottimizzare l’organizzazione di un servizio complesso ed oneroso a beneficio e nell’interesse esclusivo dei nostri giovani atleti e delle loro famiglie e quindi dello sport, della sua storia e dei suoi valori, che dovrebbero essere universalmente condivisi anche da tutte le forze politiche".

“Le difficoltà non devono demoralizzarci - dichiara l’amministratore unico di Piscinae Maurizio Mancini-, ma la società che amministro non può in alcun modo accettare una campagna diffamatoria che lede la propria immagine per atti e azioni che non dipendono dal suo corretto operato. Tuttavia, nell’esclusivo interesse degli atleti, e non come conseguenza delle sfide lanciate e delle gravi offese ricevute, si rende disponibile a mettere a disposizione alcuni degli spazi a Lei direttamente e regolarmente assegnati, per consentirne l’uso a coloro che attualmente ne sono esclusi. L’auspicio è che altri possano rinunciare al loro legittimo diritto senza modificare la propria attività, al fine di consentire la fruibilità dell’impianto anche a coloro che attualmente lo utilizzano come singoli cittadini".

LA REPLICA DEL GS NUOTO - “Ritengo opportuno chiarire la situazione del GS Forli Nuoto Aics, società sportiva che opera dal 1979, iscritta all'agenzia delle entrate al Coni e alla FIN. Mi stupisce innanzitutto che il signor Mancini non la conosca o la reputi una "nuova societa'", inoltre mi lascia perplesso si parli di "protesta" o di "caso" dato che si tratta di una giusta rivendicazione di diritti e di una delle varie societa' sportive del territorio che hanno avuto e hanno problemi con questo gestore, forse il signor Mancini dimentica l'Asd Swimming Team che gli ha fatto causa o il Nuoto Club ssd arl - dice Roberto Barabani, del GS Forlì Nuoto Aics -. Ma a parte questa doverosa premessa tengo a precisare che la nostra situazione e' nota da mesi e che da inizio settembre le nostre innumerevoli e legittime richieste di spazi acqua al gestore sono state respinte con varie scuse, sebbene molti spazi appaiono vuoti e inutilizzati in varie fasce orarie e giornate! Sui social e sui giornali questo e' ampiamente documentato. Alle belle parole lette su ForliToday venerdì io rispondo chiedendo fatti. E' ora di prendersi delle responsabilita' e di rispondere a questi bambini/ragazzi e alle loro famiglie, a questi cittadini forlivesi che dal 1 settembre chiedono di nuotare in un impianto comunale come accade in tutta Italia. Al 14 di ottobre molte persone hanno smesso di sperare e hanno smesso di nuotare e fare sport, c'e' chi e' andato a farlo in altre citta' e chi invece e' ancora qui a rivendicare i propri diritti. Basta con le parole, aspettiamo i fatti”.

L'amministrazione unico di Piscinae Maurizio Mancini specifica che "con riferimento alla replica al comunicato stampa di Piscinae Ssd Arl, pubblicata in data 14 ottobre 2016 dal signor Roberto Barabani, si precisa che contrariamente a quanto dallo stesso affermato è stata Piscinae SSD ARL a promuovere azione giudiziaria contro A.S.D. Swimming Team, mentre non risulta alcuna causa  con la Nuoto Club SSD ARL".

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