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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Le analisi confermano: la 39enne ha contratto la malaria. Nessun danno per il feto

Fortunatamente le sue condizioni di salute sono in miglioramento e nei prossimi giorni sarà dimessa

Arriva la conferma delle analisi: la 39enne di origini africane, residente nel Forlivese, ricoverata nel reparto Infettivi dell'Infermi di Rimini, ha contratto la malaria. Fortunatamente le sue condizioni di salute sono in miglioramento e nei prossimi giorni sarà dimessa. La donna appena rientrata da un viaggio nel suo Paese di origine e, una volta arrivata in Italia, ha presentato i primi sintomi della malattia. Quindi si è recata al pronto soccorso del "Morgagni-Pierantoni" e, dopo una prima visita, trasferita nel nosocomio riminese anche a causa del suo stato di gravidanza. Fortunatamente il feto che porta in grembo non ha subìto danni. Dall'Ausl precisano che la trasmissione della malaria non avviene attraverso contatti da persona a persona, ma solo tramite puntura di zanzara del genere anophele, non presente in Italia.

La Lega chiede controlli nelle strutture d'accoglienza

Sul caso malaria interviene il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che chiede "controlli sanitari a tappeto sui richiedenti asilo presenti nel territorio regionale, coinvolgendo Prefetture, Ausl, e Comuni interessati dal fenomeno dell’accoglienza. Il leghista, in particolare, porta l'attenzione sulla circolare del Ministero della Salute del 27 dicembre 2016 inerente "Prevenzione e controllo della malaria in Italia", dove si legge che "l’80% dei casi di malaria sono da registrarsi tra immigrati regolarmente residenti in Italia e tornati nel paese di origine in visita a parenti ed amici". Visto che, secondo Pompignoli "non può escludersi un rischio di contagio e diffusione del virus legato all’incremento incontrollato dei flussi migratori", il consigliere richiede "che vengano accertati tutti i casi di malaria, scabbia, lebbra o tubercolosi tra i richiedenti asilo ospiti presso le numerose strutture di accoglienza dell’Emilia Romagna". Nel caso in cui richiedenti asilo o immigrati siano risultati positivi a questo genere di malattie infettive, il leghista chiede di far luce sui provvedimenti adottati nei loro confronti. Infine Pompignoli, oltre ad un accertamento sul numero dei casi di malaria e le Ausl coinvolte dal 2011 ad oggi, chiede alla Giunta "quali azioni intraprenda per monitorare l’eventuale diffusione del virus e che tipo di campagna preventiva metta in atto sui rischi della malattia e del contagio".

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