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Cronaca Meldola

Castelnuovo di Meldola in festa per la solennità dell’Assunta

A Castelnuovo, frazione collinare sopra Meldola dominata dai ruderi del castello millenario, nel giorno di Ferragosto si celebra anche la solennità religiosa dell’Assunta. Lunedì 14, vigilia della festa, è prevista la processione mariana all’antica Pieve. Monsignor Dino Zattini, presidente dell’associazione “Per la rinascita di Castelnuovo”, è fiducioso nel pieno recupero della storica frazione.

A Castelnuovo, frazione collinare sopra Meldola dominata dai ruderi del castello millenario, nel giorno di Ferragosto si celebra anche la solennità religiosa dell’Assunta. Il programma dell’evento, promosso dall’associazione Amici di Castelnuovo col patrocinio del Comune di Meldola, prevede per le 20.30 di lunedì, vigilia della festa, la processione mariana all’antica pieve guidata dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi e accompagnata dal concerto della Banda di Civitella. Alle 22.45, conclusione con lo spettacolo di fuochi artificiali e intrattenimento musicale.

Martedì, alle 10,15, alzabandiera in rocca a cura dei Bersaglieri, seguito dalla messa solenne presieduta dal vicario emerito della Diocesi di Forlì-Bertinoro e presidente dell’associazione “Per la rinascita di Castelnuovo”, monsignor Dino Zattini. Nel pomeriggio, al termine della funzione religiosa delle 16, riprenderà la festa popolare con intrattenimento musicale, stand gastronomici e la partecipazione del popolare Piergiuseppe Bertaccini, in arte Sgabanaza. E’ previsto anche l’allestimento di un banco, con esposizione e possibilità di acquisto del libro “Il bene di Castelnuovo”.

“Ormai da qualche decennio – dichiara lo stesso don Zattini - le due giornate del Ferragosto a Castelnuovo sono entrate nel cuore di tanti. Rimane chiaro che ogni anno dobbiamo fare nostra la fiducia di dare continuità alla storia di Castelnuovo, anche se il volgere dei tempi ha cambiato molte cose. L’associazione realizza le sue finalità istituzionali nel farci tornare a luoghi carichi di storia, ma a rischio di abbandono”. Il vicario emerito, nato nel podere Mazzetta di Castelnuovo nel 1939, è rimasto legatissimo alla sua terra d’origine. Il progetto “Torniamo a Castelnuovo”, ben descritto nel libro “Il bene di Castelnuovo”, prevede la messa in sicurezza dell’area monumentale, con la definizione di percorsi didattici per conoscere le vicende del luogo, in sinergia con i percorsi dei pellegrini diretti a Roma (via Romea Germanica) che interessano l’area romagnola. Tali direttrici saranno rese fruibili grazie all’installazione di totem descrittivi.

L’intervento più affascinante è il recupero della torre, in base ad un progetto che ha già ottenuto l’approvazione delle Soprintendenze di Ravenna e Bologna: una volta messa in sicurezza, sarà possibile salire alla sua sommità (11 metri) tramite una scala in tubi innocenti. Il premio per la fatica sostenuta sarà la possibilità di ammirare un panorama mozzafiato, che si estende dalla vicina Meldola fino al mare. Si prevede inoltre la riqualificazione della spianata di circa 800 mq su cui si erge il monumento, con il restauro delle mura perimetrali e la ristrutturazione di due edifici destinati all’accoglienza di gruppi: sarà il luogo ideale per il Progetto Bimbi, inteso come ambiente a disposizione dei piccoli per la scoperta delle bellezze naturali, storiche e delle tradizioni contadine.

Nel 2015, l’Associazione guidata da don Zattini ha chiesto al Gruppo europeo di interesse economico (Geie) di riconoscere Castelnuovo come bene storico/ambientale, da tutelare per cultura, pellegrinaggi e turismo. “E’ uno slancio – conclude il sacerdote – che ci fa ben sperare nella rinascita”. Castelnuovo è una località affascinante, che merita il ritorno ai gloriosi fasti del passato. 

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