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Sanità / Santa Sofia

Sanità, il primo Cau del Forlivese sarà al Nefetti di Santa Sofia. E apre la Casa della Comunità

Le principali novità riguardanti la sanità di prossimità sono state illustrate dal sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi, dall'assessora alla sanità e alle politiche sociali del Comune di Santa Sofia Ilaria Marianini e dal direttore del distretto socio sanitario forlivese, Francesco Sintoni

All'ospedale "Nefetti" di Santa Sofia sarà attivato il Cau, il Centro Assistenza e Urgenza. Questo cambiamento è parte della riforma dell’emergenza-urgenza, con l’obiettivo di creare la rete regionale dei Cau nei quali gestire i casi a bassa complessità, riducendo gli accessi nei Pronto soccorso dei grandi ospedali. Oltre al Punto di Primo Intervento, dunque, al Nefetti troverà spazio il Cau – il primo del forlivese – attivo 24 ore su 24, al cui interno si troverà personale medico (le ex guardie mediche), infermieristico e, se necessario, operatori sociosanitari, per accogliere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità. Sono garantite, dunque, competenze cliniche e assistenziali, capacità diagnostica e possibilità di svolgere esami sul posto, supporto specialistico, anche con il ricorso alla telemedicina.

Parallelamente, verrà messo a punto anche il servizio delle Uca, equipe medico-inferimeristico che opereranno direttamente a domicilio del paziente. Sempre nelle prossime settimane, infine, partiranno i lavori per la Cot – Centrale Operativa Territoriale – il cui scopo è quello di semplificare i percorsi assistenziali tra ospedalizzati e territorio. Tali lavori, dell'importo di 250.000 euro, saranno finanziati con fondi Pnrr. Le principali novità riguardanti la sanità di prossimità sono state illustrate venerdì al Centro Culturale Sandro Pertini di Santa Sofia dal sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi, dall'assessora alla sanità e alle politiche sociali del Comune di Santa Sofia Ilaria Marianini e dal direttore del distretto socio sanitario forlivese, Francesco Sintoni.

"La sanità vive una fase difficile - dice a proposito il primo cittadino Valbonesi -. La scarsità di risorse, umane e finanziarie, mette in crisi un servizio fondamentale per i cittadini. In controtendenza rispetto a questo, mettiamo in campo novità importanti assieme ad Ausl Romagna e Asp. I cambiamenti sono sempre difficili, ma siamo convinti porteranno miglioramenti nei servizi sanitari per i cittadini". Il secondo punto, di grande interesse per la comunità santasofiese, è l'apertura della Casa della Comunità alta valle del Bidente, collocata nell'ex casa di riposo in via Nefetti. La struttura è stata oggetto di un ingente progetto di recupero seguito dall’Asp San Vincenzo de’ Paoli e finanziato dalla misura 7.4.01 “Strutture Polifunzionali socio-assistenziali per la popolazione”nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Emilia-Romagna 2014- 2020, a cui il comune ha aggiunto fondi propri.

Il progetto di recupero prevede la riqualificazione e la rifunzionalizzazione dell’immobile tramite la ristrutturazione e trasformazione del piano terra e del piano seminterrato, al fine di ottenere nuovi spazi dedicati ai servizi sociali e sanitari. All'interno della struttura ci sono aree dedicate al sociale, come l'ufficio dell'Operatore di Prossimità, lo Sportello Unico Asp, gli assistenti sociali dell'area minori, adulti, disabili e anziani. Inoltre, la Casa della Comunità ospiterà, dal 23 ottobre, gli ambulatori dei medici che attivano la medicina di gruppo, ovvero Maria Elena Olivetti, Ida Ridolfi e Sara Valbonesi, oltre al dottor Kourosh Mirzaee, che fa parte del nucleo di cure primarie ma non della medicina di gruppo.

L'attivazione della medicina di gruppo, oltre ad accogliere in uno stesso luogo tutti i medici, permette anche una riorganizzazione del servizio: a disposizione dei medici ci sarà un ufficio segreteria attivo 7 ore al giorno, tramite il quale sarà possibile prendere appuntamento. Per le emergenze, inoltre, sarà sempre disponibile – a turno - uno dei medici del nucleo di cure primarie presso l'ambulatorio di comunità, aperto 8 ore al giorno e sempre previa accordo telefonico.

Nella struttura, accreditata Ausl, troverà spazio anche l'infermiera di comunità con un ambulatorio dedicato alle cronicità e l'organizzazione del servizio di infermiera a domicilio. A livello pratico, la struttura si potrà contattare al numero 370 1128881, via email mdgssofia@gmail.com e sarà raggiungibile anche con il servizio navetta. Nei prossimi giorni, infatti, verrà messo a punto un nuovo orario per collegare la Casa della Comunità con Ospedale Nefetti e sede Asp. "In conclusione, desidero semplicemente rassicurare i cittadini - ha tenuto a precisare Marianini -. Mi rendo conto che tante novità possano spaventare, ma la messa in pratica arriverà sicuramente in maniera più semplice e spontanea. Desidero, inoltre, ringraziare gli uffici di Asp e comune che da tempo seguono il progetto di riqualificazione della ex casa di riposo: un lavoro lungo ed impegnativo, di cui ora vedremo i benefici".

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