Una cava abusiva individuata dal personale del reparto Edilizia ed Ambientale della Polizia Municipale dell’Unione di Comuni della Romagna forlivese. Dagli accertamenti effettuati è risultato che la ditta effettuava estrazioni di sabbia e ghiaia alle porte di Forlì senza autorizzazioni. Dalle verifiche, alle quali ha partecipato anche un geologo, il sito dal quale veniva estratto il materiale è risultato avere una superficie complessiva di 1,3 ettari ed una profondità di scavo variabile da 50 centimetri a 1,60 metri.

Il settore delle attività estrattive è disciplinato dalla legge regionale 17 del 18/07/1991, la quale definisce gli ambiti di applicazione della norma, gli strumenti di pianificazione delle attività, le regole inerenti il rilascio dei titoli autorizzatori, di effettuazione degli scavi e le conseguenti sanzioni in caso di irregolarità.

Particolarmente complesso è il quadro sanzionatorio poiché occorrerà che i tecnici comunali effettuino un calcolo del valore commerciale dei materiali estratti. Infatti la legge regionale prevede la sanzione amministrativa pecuniaria nella misura minima del doppio e massima del decuplo del valore commerciale del materiale abusivamente scavato e comunque con un importo non inferiore a 2.582 euro.