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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Cellulare al volante, una minaccia continua: tanti incidenti causati dal telefonino

Questa settimana nel solo tratto compreso tra Modena e Forlì, sulla A/1 del Sole e sulla A/14 “del Levante” sono state contestate 30 violazioni per il mancato uso di cuffie sonore o dispositivi a viva voce

Tra le principali cause di incidenti stradali con esito mortale o comunque gravi, vi sono alcuni comportamenti che durante la guida hanno pesanti ricadute sulla concentrazione del conducente e sulla capacità di attenzione alle condizioni esterne all’abitacolo durante la guida.

In particolare, per quanto attiene l’utilizzo del telefono cellulare o di cuffie sonore e di alcune applicazioni particolarmente diffuse, quali WhatsApp, ma anche di tablet per la navigazione sui social network, la diffusione di tali strumenti e di applicazioni facilmente accessibili anche con l’uso di una sola mano, sta ampliando notevolmente i fattori di rischio di sinistri stradali per condotte di guida distratte, incerte, rallentate o per manovre  improvvise che richiedono, soprattutto in autostrada, una rinnovata attenzione sotto il profilo repressivo. 

Per questa ragione in questa settimana, sono state organizzate tre sessioni di controllo, che purtroppo hanno dato risultati molto sconfortanti.  Nel tratto compreso tra Modena e Forlì, sulla A/1 del Sole e sulla A/14 “del Levante” sono state contestate 30 violazioni per il mancato uso di cuffie sonore o dispositivi a viva voce. Il dato è ancora più allarmante se si considera che i due equipaggi a cui è stato assegnato esclusivamente questo obiettivo, quello di perseguire l’uso del telefonino alla guida, sono stati impegnati per sole sei ore!

Ed in effetti tutte le altre pattuglie presenti sul territorio regionale, parliamo in media di circa 120 equipaggi al giorno,  hanno rilevato, nello stesso periodo, 90 violazioni analoghe. Troppi davvero troppi i conducenti che non hanno ancora compreso la pericolosità di tale comportamento. 

Tanto per dare un’idea del fenomeno da gennaio ad aprile 2017 la Polizia Stradale del Compartimento di Bologna ha elevato 2183 sanzioni a chi guidava usando il cellulare, il 36% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. 
Il dato da sé già significativo fotografa soltanto una parte della realtà.  Ad abbassare il livello di attenzione mentre si guida è soprattutto l’uso dello smartphone, che implica molto più di una già molto pericolosa guida senza auricolare. 

E’ la cronaca a riferire di incidenti causati dall’invio di sms, dai selfie e chattando sui social network, come il più recente evento infortunistico grave successo in provincia di Bologna.  Ognuna di queste attività equivale a guidare bendati per almeno 10 secondi. In questo lasso di tempo, anche a soli 40 km/h si percorrono almeno 110 metri, in cui può succedere di tutto. 

Dato ancor più sbalorditivo è quanto è emerso da indagini fatte da alcuni istituti di ricerca che su un campione di conducenti, di età compresa tra i 18 ed i 64 anni, il 51% ammette di aver guidato con il cellulare in mano; la Polizia Stradale ritiene che il numero possa essere molto più significativo. La Commissione europea ritiene che la distrazione possa essere causa o concausa di una percentuale variabile dal 10% al 30% di incidenti stradali.

In questo panorama necessitano strategie di contrasto che devono necessariamente prevedere azioni che coinvolgano diversi aspetti: sicuramente uno di sensibilizzazione al problema, con campagne educative e di informazione, che non può prescindere da quello operativo che deve prevedere un incremento dei controlli e la conseguente repressione ed è su questa strada che proseguiranno i servizi sull’intero territorio regionale.

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