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Cronaca Musicisti-Grandi Italiani / Via F. Antonio Pistocchi, 19

L'affetto si misura anche a tavola: una cena per sostenere i francescani forlivesi

Nel simpatico volantino promozionale della cena compaiono i piatti tipici di Lisbona, Padova e Forlì, le tre “patrie” del prodigioso frate italo-portoghese

L’affetto per i frati francescani si misura anche a tavola. Ci sono ancora posti disponibili per la cena di beneficenza in programma sabato, alle 20, nel salone parrocchiale di San Paolo Apostolo, in via Pistocchi, 19. L’evento è finalizzato a raccogliere fondi per sostenere le realtà francescane di Forlì e Montepaolo. Il gustoso menù predisposto dallo “chef” Gabriele Gregori, corsista serale dell'Istituto Professionale Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, è un chiaro omaggio a Sant’Antonio da Padova: nel simpatico volantino promozionale della cena compaiono, infatti, i piatti tipici di Lisbona, Padova e Forlì, le tre “patrie” del prodigioso frate italo-portoghese.

Con la partenza da Forlì dei Cappuccini di Santa Maria del Fiore, nel settembre 2012, i tre frati dimoranti nella chiesa di San Francesco e nell’eremo dovadolese eretto nel luogo che fra il 1221 e il 1222 ospitò uno dei più grandi santi della cristianità, Sant’Antonio da Padova, rappresentano l’ultimo presidio francescano in terra forlivese. E non è certo un caso che siano forlivesi anche due dei tre Minori residenti in loco: fra Maurizio Piazza e fra Giuseppe Amante. I religiosi sono giunti nell’ottobre scorso in seguito al rinnovo della comunità dei Minori di Montepaolo-Forlì deciso il 30 settembre scorso dal Definitorio della Provincia francescana dell’Emilia-Romagna. Fra Maurizio, detto Spino, e fra Giuseppe hanno sostituito rispettivamente il precedente guardiano (ndr: superiore) della comunità fra Raffaele Trotta, inviato a Parma, e fra Antonio Mocerino, parroco di Montepaolo, trasferito al convento di Covignano di Rimini.

I nuovi arrivati a Montepaolo-Forlì fanno corpo con l’unico superstite della precedente comunità, padre Bonaventura Pini, divenuto vice guardiano. Sono anni che il convento di corso Garibaldi annesso alla chiesa di San Francesco, costituisce un corpo unico con il presidio dovadolese dell’ordine fondato dallo stesso Poverello d’Assisi. La predominanza della componente locale (fra Giuseppe e fra Spino) e l’affetto dimostrato nei loro confronti dagli stessi forlivesi, potrebbe anche sortire il miracolo di mettere a tacere le voci di un drastico ridimensionamento della presenza minoritica francescana nel Cittadone, annunciato per il 2016. E’ la speranza dei tanti concittadini che si recano in San Francesco, affollata di fedeli per l’intera giornata. Per partecipare alla Cena di beneficienza pro francescani (euro 25 per gli adulti ed euro 8 per il menù alternativo bimbi), occorre telefonare al 347-9774978. Lo staff gastronomico coordinato da Gabriele, con i buoni uffici di Sant’Antonio, augura buon appetito a tutti.

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