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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cgil contro tre licenziamenti alla Martac: "Neanche detto in faccia"

Dura presa di posizione del sindacato della Filctem CGIL nella vicenda del licenziamento individuale per motivi economici di tre lavoratori alla Martac. La protesta del sindacato è prima di tutto per la forma

Dura presa di posizione del sindacato della Filctem CGIL nella vicenda del licenziamento individuale per motivi economici di tre lavoratori alla Martac. La protesta del sindacato è prima di tutto per la forma: “Lo scorso 7 agosto l'azienda mandava in ferie tutti i propri dipendenti per chiusura estiva dello stabilimento, dimenticandosi di comunicare a tre dei suoi lavoratori che il giorno seguente avrebbero ricevuto il “ben servito” per “motivi economici” (lettera di licenziamento individuale permessa dalle norme introdotte dall'allora ministra Fornero). L’azienda oltre ad non avere avuto il coraggio di comunicare loro della procedura di licenziamento che li avrebbe interessati, li aveva addirittura inseriti nel calendario di ripresa lavori, prontamente modificato dopo la loro uscita dalla fabbrica”.

Quindi “alla ripresa dell’attività i lavoratori, regolarmente presentatesi in azienda, sono stati chiamati e gli è stato intimato di lasciare lo stabilimento. I lavoratori, hanno opposto le loro ragioni ricevendo in cambio una “bella lettera di licenziamento immediato”. Lasciando all’autonomia dei singoli Lavoratori la decisione di adire o meno alle vie giudiziarie, nel qual caso la Filctem Cgil di Forlì sarà certamente al loro fianco, vogliamo portare a conoscenza dell'episodio la cittadinanza per condividere alcune riflessioni: quale responsabilità d'impresa si può riconoscere a quegli imprenditori che non hanno nemmeno il coraggio di guardarti in faccia per dirti che ti licenziano? Che ti cancellano dalla loro fabbrica e ti tolgono il futuro mettendo in crisi intere famiglie? E inoltre, quale senso di responsabilità si può riconoscere a quelle associazioni che, ignorando i confronti sindacali aperti, ignorando gli impegni formalmente assunti attraverso la sottoscrizione del Patto per il Lavoro, di non procedere ad azioni unilaterali in caso di crisi aziendali, producono tutta la documentazione necessaria all'impresa che “sceglie la strada sbagliata?”.

“Se pur la riforma degli ammortizzatori sociali ha nei fatti ridotto la possibilità di far fronte alle crisi aziendali, l'azienda in questione non ha voluto, se pur sollecitata, percorrere le strade ancora possibili; più volte, anche alla presenza del consulente dell'associazione di riferimento, Confindustria Forlì-Cesena, è stata sollecita l'apertura di un contratto di solidarietà, finalizzato proprio al mantenimento dell'occupazione. Più volte il Direttore della Martac ha dichiarato il proprio interesse senza mai concretizzare con i necessari approfondimenti. Molto più semplice e veloce dichiarare un esubero di personale e “scegliere” a chi far pagare il prezzo più alto”.

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