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Cronaca

Chirurgia robotica dell'esofago, Forlì in prima fila in Europa

Chirurgia toracica forlivese in prima fila al 25° congresso dell’European Association Cardio-Thoracic Surgery (Eacts), in programma dal 2 al 5 ottobre a Lisbona.

Chirurgia toracica forlivese in prima fila al 25° congresso dell’European Association Cardio-Thoracic Surgery (Eacts), in programma dal 2 al 5 ottobre a Lisbona. Il prestigioso appuntamento, riservato ai maggiori chirurghi e cardiochirurghi di tutto il mondo, vedrà, infatti, la partecipazione di ben due componenti dell’U.O. di Chirurgia Toracica “Antonio Vio” dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Davide Dell’Amore: lunedì 3, il dott. Marco Taurchini parteciperà alla riunione del Robotic Working Group costituito da 3 anni in seno all’associazione, mentre mercoledì 5, giornata conclusiva del consesso, il dott. Stefano Sanna interverrà nella sessione “Learning from experience” illustrando un caso particolarmente raro e complesso affrontato quest’anno dall’equipe forlivese.

«Nella mia relazione spiegherò come abbiamo trattato una giovane signora colpita da un’artrite reumatoide con idropneumotorace destro e bilaterale – commenta il dott. Sanna – Sono stato invitato proprio perché il caso è allo stesso tempo estremamente difficile e quasi unico: per noi era il primo e, anche consultando tutta la letteratura disponibile, ne abbiamo trovati meno di una decina di analoghi». D’altronde, questa sessione congressuale ha una duplice funzione: didattica nei confronti dei colleghi più giovani, e di confronto con i più importanti chirurghi internazionali, «per valutare insieme la soluzione adottata e discutere possibili migliori terapie, con indubbi benefici per il paziente». Anche lo scorso anno, il dott. Sanna intervenne nella stessa sessione del congresso europeo dell’Eacts con un caso altrettanto raro e complesso. «Allora illustrai un’agenesia congenita dell’arteria polmonare destra con emottisi, cioè fuoriuscita di sangue dalle vie aeree, in una ragazza – conferma – Quando spiegai il trattamento effettuato ricevetti molti consensi, anche da parte di colleghi di comprovata esperienza. La paziente? Oggi ha risolto tutti i suoi problemi».

Il dott. Taurchini, invece, si confronterà con altri chirurghi provenienti da tutto il mondo per arrivare alla stesura di linee guida in materia di chirurgia robotica esofagea. «L’Eacts – spiega il dott. Taurchini – tre anni fa ha deciso di creare al proprio interno il Robotic Working Group con l’obiettivo di definire direttive in grado di standardizzare gli interventi di chirurgia robotica cardiotoracica. Personalmente, ne faccio parte sin dalla fondazione e, visto che il lavoro è suddiviso per patologie, mi occupo di quella esofagea». L’unità forlivese, infatti, in tale settore, ha maturato una rilevante esperienza. «Siamo stati fra i primi in Italia a utilizzare il Da Vinci nella chirurgia neoplastica e funzionale dell’esofago – conferma il dott. Taurchini – quest’anno abbiamo già 20 casi all’attivo e, grazie al robot, siamo in grado di garantire al paziente un miglior decorso post-operatorio, senza alcuna riduzione della radicalità oncologica». Per quanto riguarda la riunione, servirà a fare il punto sull’attività sin qui svolta e a programmare quella futura. «Le linee guida sulla chirurgia robotica del polmone sono quasi pronte – conferma il dott. Taurchini – mentre per quelle dell’esofago occorrerà più tempo, perché si tratta di una patologia meno diffusa e dunque con una casistica più limitata».

Chiaramente, per l’U.O. di Chirurgia Toracica forlivese è motivo d’orgoglio vedersi rappresentata a simili livelli. «Si tratta di una vetrina di prestigio per tutta la nostra unità – commenta il dott. Davide Dell’Amore – inoltre, è una grande opportunità per la scuola di chirurgia toracica forlivese, chiamata a fornire il proprio bagaglio d’esperienza e conoscenza in un consesso così qualificato, che vede l’intervento dei più importanti chirurghi toracici e cardiotoracici di tutto il mondo».
 

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