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Cronaca

Chirurgia robotica, Forlì si conferma un modello da studiare

Chirurgia robotica Osas, Forlì si conferma un modello da studiare. In occasione del 5° Congresso internazionale dell’International Surgical Sleep Society, in programma a Venezia da giovedì 29 marzo, a sabato

Chirurgia robotica Osas, Forlì si conferma un modello da studiare. In occasione del 5° Congresso internazionale dell’International Surgical Sleep Society, in programma a Venezia da oggi, giovedì 29 marzo, a sabato, alcuni dei principali esperti mondiali invitati alla prestigiosa assise hanno fatto tappa all’ospedale “Morgagni-Pierantoni” per assistere in prima persona a interventi di chirurgia robotica base-lingua, “Transoral Robotic Surgery (Tors)” per apnee ostruttive in sonno, tecnica messa a punto dal prof. Vicini, direttore dell’U.O. di Otorinolarigoitria forlivese, insieme alla sua equipe, leader mondiale in tale settore.

Nei due giorni di permanenza a Forlì, il prof. Yassin Baghat, accompagnato dal figlio Ahmed, entrambi dell’Ent Clinica di Alessandria d’Egitto, il prof. Eric Kezirian, dell’Università della California di San Francisco, e il dott. Andrea Marzetti, dell’ospedale San Carlo di Roma, hanno così assistito a tre interventi totalmente robotici con tecnica Tors, a due combinati, e a quattro sleep endoscopy, metodica diagnostica in campo Osas che vede l’U.O. Orl di Forlì all’avanguardia in Italia.

Tutti e quattro sono interessati a utilizzare il robot in Orl nei rispettivi centri. «Attualmente, per trattare apnee e russamenti adottiamo una tecnica detta coblazione e il laser – illustrano Yassin e Ahmed Baghat, coi quali l’U.O. Orl forlivese collabora da tempo – il Da Vinci ha il vantaggio non indifferente di offrire una visione tridimensionale, di poter muovere ben cinque braccia in uno spazio limitato, e di consentire interventi mini-invasivi e dunque meno impattanti per il paziente». Anche il prof. Kezirian, uno dei maggiori chirurghi del settore in Nord America, il primo a introdurre negli Stati Uniti la sleep endoscopy, interviene abitualmente con metodiche convenzionali, quali la coblazione. «Il robot può dare importanti benefici in molte procedure Orl – spiega – il nostro centro ne ha uno, sfruttato soprattutto dagli urologi, che lo utilizzano ogni giorno. Il mio obiettivo è impiegarlo anche in otorino e il viaggio a Forlì ha proprio l’obiettivo di capire concretamente come tale tecnologia possa essere messa proficuamente a frutto per migliorare e implementare il lavoro di routine». Nella stessa situazione si trova il dott. Marzetti che sta frequentando il Master Eos promosso dalla Società italiana di Otorinolaringoiatria (Sio) e dall’Associazione italiana Medicina del Sonno (Aims) per formare medici Orl con competenze specifiche in disturbi respiratori in sonno.

Un’iniziativa all’avanguardia, dato che nemmeno negli Usa esiste una preparazione specifica a questo riguardo. «A livello universitario non sono previsti corsi ad hoc sulla Medicina del sonno – rivela il prof. Kezirian – una volta terminati gli studi, se si vuole approfondire l’argomento, occorre seguire un apposito Master». Anche in Egitto non sono stati varati programmi strutturati. «Non abbiamo titoli di studio in tale ambito – conferma Yassin Baghat – in più, manca un vero confronto fra i principali specialisti che si occupano di medicina del sonno, ovvero pneumologi e chirurghi otorini».
Tutti e quattro gli esperti ospitati in questi giorni dall’U.O. Orl forlivese saranno fra i protagonisti del 5° Congresso internazionale dell’International Surgical Sleep Society, organizzato dall’U.O. Orl di Forlì, a partire da giovedì 29 marzo, a Venezia, dove converranno 200 corsisti da tutti e quattro i continenti per assistere alle relazione dei “guru” mondiali in tale settore. Il prof. Kezirian affronterà sia il tema della chirurgia ipofaringea, passando in rassegna tutte le principali tecniche base lingua oggi esistenti, sia quello della sleep endoscopy, mentre il dott. Marzetti si soffermerà sulla chirurgia del palato, e il dott. Ahmed Baghat effettuerà un confronto fra due diverse tecniche robotiche di chirurgia del palato. Il prof. Yassin Baghat, infine, coordinerà e modererà diverse sessioni congressuali.
 

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