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Cronaca Santa Sofia

Neve pesante, crollano alberi: pericolo per un locale. Chiuso il Passo della Calla

Chiusa la strada provinciale della valle del Bidente nell'ultimo tratto verso il crinale.

Chiusa la strada provinciale della valle del Bidente nell'ultimo tratto verso il crinale. La Provincia ha infatti stabilito che, a causa dell'allerta in corso in merito al pericolo di rischio idrogeologico presente nell'area dell'Appennino romagnolo, il tratto di strada provinciale che intercorre fra la frazione Campigna e il passo della Calla rimarrà interdetto al traffico fino a venerdì mattina. Sono tutt'ora in corso le attività di presidio e messa in sicurezza della strada per rimuovere la coltre nevosa caduta abbondantemente e le alberature divelte.

Il sindaco Daniele Valbonesi ha effettuato un sopralluogo dopo la caduta di alcuni abeti di grandi dimensioni lungo la strada provinciale 4: “Nella notte e nella mattinata di giovedi si è verificata la caduta di 4 grossi abeti prontamente rimossi dal personale della Provincia e dai Carabinieri per la Biodiversità di Pratovecchio.  La situazione è monitorata, ma per precauzione la Sp4 è chiusa nel tratto da Campigna al passo della Calla. Molti alberi sono ancora "carichi" di neve, appesantita dalla galaverna”. Venerdì mattina, prosegue Valbonesi, “si farà il punto sul da farsi. Rimane invece percorribile la Sp94 Castagno che dal Passo della Calla porta agli impianti di risalita".

"Un discorso a parte merita il pericolo, e la temporanea chiusura, per il locale "Alpen bar" nei pressi del quale c'è stato un crollo di una porzione di abete e dove sono presenti alberi che destano preoccupazione. In accordo con la Prefettura sono intervenuti anche i vigili del fuoco per verificare il pericolo - prosegue -. Venerdì mattina, condizioni territoriali permettendo, i vigili del fuoco interverranno per migliorare, e si spera risolvere, la situazione di pericolo. Siamo tutti impegnati per risolvere l'emergenza per il fine settimana ma molto dipenderà dal meteo”.

Il sindaco conclude con una considerazione generale: “I territori montani sono fragili e hanno bisogno di risorse per la gestione di un ambiente che è prezioso per tutti. Lo è per le materie prime che mette a disposizione (aria e acqua) e perché sono aree largamente frequentate da turisti. La gestione forestale non è un tema al centro dell'attenzione, purtroppo. Solo la “sicurezza” consente di intervenire, come del resto avvenuto in questi anni. Intervenire per motivi di sicurezza è un modo necessario ma che non risolve i problemi. Si deve pianificare garantendo la sicurezza delle strade e delle strutture in un'area dal grande valore ambientale. Non ci si può limitare ad interventi spot magari motivati dall'ordinanza dei sindaci (che in questo caso è emessa ogni anno da chi vi parla).  Da anni mi batto per questo, con risultati non sufficienti alle necessità in primis di chi in quei luoghi vive e lavora. Gli scarsi risultati non mi impediranno di farlo finché rappresenterò le istanze di questa terra.  Nel frattempo gestiremo al meglio tutte le emergenze anche con l'utilizzo di tutti gli strumenti in mio possesso, come appunto l'ordinanza che obbliga i proprietari a tenere le proprie aree nelle condizioni adeguate per non arrecare pericolo alle strade pubbliche”.

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