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Cronaca

Lotta al degrado e allo spaccio: chiuso bar in pieno centro per 4 mesi

Nei mesi scorsi i militari del Nucleo Investigativo hanno avviato un'attività investigativa, ipotizzando che all'esterno del locale, con dehors all'esterno, i clienti facessero uso di stupefacenti

I Carabinieri del comando provinciale di Forlì-Cesena hanno eseguito mercoledì mattina la misura cautelare interdittiva della chiusura di un bar nel cuore del centro storico di Forlì, notificando il provvedimento ai titolari e gestori, padre e figlia, entrambi di nazionalità cinese, residenti nella città mercuriale, in quanto indagati per il reato di "agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope", previsto dalla speciale normativa antidroga. Il provvedimento costituisce l’atto finale di un’indagine intrapresa lo scorso luglio, periodo in cui il locale era stato oggetto di un primo provvedimento di chiusura, secondo l'ex articolo 100 del Tulps, conseguente alle attività di accertamento, più volte sollecitate dai residenti, e condotte dai Carabinieri di Forlì.

Spaccio

Nei mesi scorsi i militari del Nucleo Investigativo hanno avviato un'attività investigativa, ipotizzando che all'esterno del locale, con dehors, i clienti facessero uso di stupefacenti. Gli uomini dell'Arma hanno documentato diversi episodi di spaccio di droga, in particolare hashish e marijuana, ad opera di un nutrito gruppo di stranieri, principalmente di origine nordafricana, che, una volta individuato il cliente, si recavano all’esterno del locale, nelle immediate vicinanze o nelle vie limitrofe, come via Nullo, per concludere lo scambio. Gli acquirenti sono risultati perlopiù giovani forlivesi che frequentavano il locale.

La posizione dei baristi

Ai titolari del locale, spiegano fonti investigative, "è stata contestata l’inerzia offerta di fronte alle attività illecite svolte nei pressi del locale da parte di spacciatori e acquirenti, i quali, comunque, costituiscono la clientela abituale del locale". La posizione dei titolari del bar, informano gli inquirenti, "è ulteriormente aggravata dal fatto che nei mesi scorsi, seppur il locale fosse stato chiuso due volte, con provvedimenti amministrativi, alla riapertura essi non abbiano in alcun modo ostacolato la ripresa delle attività illecite, né segnalato alcunché alle forze di polizia".

Il provvedimento

Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta del pubblico ministero, ha firmato la chiusura del locale per quattro mesi dalla notifica. Il provvedimento, specificano le fonti investigative, "ha finalità di deterrente per future reiterazioni del reato da parte dei titolari del locale e si muove in parallelo con i provvedimenti di carattere penale che l’autorità giudiziaria emetterà nei confronti di ulteriori cinque nordafricani deferiti, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti". La misura cautelare adottata dall’autorità giudiziaria, a conclusione di settimane di indagini svolte dai militari del Nucleo Investigativo con la collaborazione della Compagnia Carabinieri di Forlì, costituisce "una risposta alle giuste e legittime aspettative manifestate dai commercianti e dai residenti di via Giorgio Regnoli, i quali hanno sempre tempestivamente segnalato le situazioni di degrado che caratterizzavano una così importante zona del centro cittadino".

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