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Cronaca

Chiude il ristorante Quadrifoglio: "Dopo 20 anni sempre di corsa, ora ci riposiamo"

Il ristorante e pizzeria "Quadrifoglio" ha chiuso per l'ultima volta la porta, in punta di piedi, salutando i suoi clienti, con un post sulla sua pagina Facebook

Per vent'anni hanno esercitato la loro attività nell'ampio locale realizzato nella stazione di servizio di Carpena sulla via Bidentina: il ristorante e pizzeria “Quadrifoglio” ha chiuso per l'ultima volta la porta, in punta di piedi, salutando i suoi clienti, con un post sulla sua pagina Facebook. Sergio Gradassi e Giuliana Giunchi, da 33 anni nella ristorazione e per 20, cioè dalla sua nascita, al “Quadrifoglio” sulla Bidentina alla fine di aprile hanno serrato l’attività per raggiunti limiti di età.

Nel messaggio su Facebook si staglia anche la stanchezza di fare un mestiere così spossante come appunto quello del ristoratore, con tutte le sere impegnate tra sala, cucina e strette di mano ai clienti: “Dopo 33 anni nel settore il Quadrifoglio  va  in pensione. Con un po’ di commozione abbiamo preso questa decisione. Per questo momento noi ci fermiamo qui, poi in futuro non si può mai dire. Vogliamo fare un immenso ringraziamento, in particolare a tutti i nostri collaboratori, amici e clienti per averci supportato per questo nostro lungo percorso. Un grazie di cuore, perché senza di voi non saremmo mai stati noi”.

Ad entrare nel dettaglio è Giuliana Giunchi: “Sì, mio marito ed io, 63 e 60 anni, oltre ad essere in età da pensione, eravamo  un po’ stanchi e sul punto in cui bisogna decidere se fare un rinnovamento, un momento in cui fai anche il conto con le tue forze. Magari, con un locale di altro tipo, meno grande, potevamo anche pensare di andare avanti”. Ma le due sale del Quadrifoglio sono impegnative e il sabato e la domenica sera da fare ce n’era, anche con 100-150 persone da servire. Purtroppo non si è concretizzata la possibilità di un cambio di gestione in continuità, anche facendo leva sul nome e l’attività già avviata. “Non è stato possibile: è fatica tenere assieme tanti impegni e diversi collaboratori”, spiega l’ormai ex titolare. Con un problema, in aggiunta, che spesso i commercianti hanno: l’eccessiva rigidità degli affitti, che non tengono conto dei cali di fatturato, della crisi, delle abitudini che cambiano in continuazione. “Capisco la necessità di rientrare nei costi per la costruzione dei locali, ma spesso i proprietari dei muri hanno richieste eccessive”, commenta Giunchi, che comunque spiega che la prima motivazione è stata proprio l’esigenza di maggior riposo e rallentare i ritmi.

La vicenda del “Quadrifoglio” è emblematica di quanto a volte sia critico e per niente scontato il passaggio del cambio generazionale in un'attività imprenditoriale. “Ci dispiace tantissimo per la clientela che si è sentita abbandonata, qualcuno si è sentito 'tradito', avevamo anche dei single che venivano a mangiare da noi cercando un po' la cucina di casa. L'ultimo mese è stato molto impegnativo dal punto di vista emotivo vedere le espressioni dei clienti”. Ed ancora: “La clientela c'era, crediamo di aver sempre offerto prodotti buoni e grazie a validi collaboratori abbiamo chiuso in bellezza, offrendo qualità e cordialità”. E conclude: “Salutiamo tutti i nostri ex clienti con affetto, dopo tanti anni sempre di corsa abbiamo deciso di dare un po' di tempo a noi e alla nostra famiglia”.

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