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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Accorpamento dei tribunali di Forlì e Cesena, avvocati in sciopero

Dice il presidente dell'Ordine Emanuele Prati: "E' evidente che la chiusura degli uffici giudiziari di Cesena non comporterà alcun risparmio sotto il profilo economico e creerà invece notevolissimi disagi a tutta la cittadinanza"

Blocco delle udienze giudiziarie per oltre una settimana da parte degli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Forlì – Cesena. Gli avvocati hanno ribadito le motivazioni che hanno portato alla proclamazione della astensione dalle udienze civili, penali, amministrative e tributarie tra l'8 e il 16 luglio 2013. L’astensione è stata deliberata dalla Assemblea straordinaria dell’Ordine svoltasi a Cesena in data 21 giugno 2013.

Il problema è la prevista chiusura delle sezione distaccata di Cesena che dà disagio ai cittadini di Cesena, che per ogni vertenza dovranno andare a Forlì, ma anche a quelli di Forlì, dal momento che negli uffici giudiziari si riverserà il doppio del lavoro all'improvviso. Dice il presidente dell'Ordine Emanuele Prati: “E' evidente che la chiusura degli uffici giudiziari di Cesena non comporterà alcun risparmio sotto il profilo economico e creerà invece notevolissimi disagi a tutta la cittadinanza. L’Avvocatura forlivese e cesenate si è fatta carico da molto tempo di sensibilizzare i politici, gli amministratori e i cittadini del gravissimo danno che la scelta governativa di chiusura della sezione distaccata di Cesena produrrà a livello economico e sociale sul nostro territorio. Da tempo l’Avvocatura ha manifestato presso tutte le sedi ministeriali e governative la irrazionalità della scelta della chiusura della sezione distaccata. La proposta di mantenere l’istituzione del tribunale di Forlì con uffici anche presso la città di Cesena non è stata neppure presa in considerazione nonostante la sua palese utilità e funzionalità”.

Lunedì, mentre si svolgeva la conferenza stampa a Forlì, 60 avvocati di Cesena manifestavano con due tavoli in Piazza Almerici a Cesena per sensibilizzare e spiegare ai cittadini le ragioni della protesta. Il Consiglio dell’Ordine manterrà per tutta la durata dell’astensione uno stato di agitazione permanente cercando di fare comprendere a tutti l’importanza di evitare la chiusura della sezione distaccata di Cesena. “Auspichiamo che anche i politici, gli amministratori, gli imprenditori e le associazioni rappresentative del mondo del lavoro si facciano carico di conoscere e di difendere le ragioni dei cittadini”, conclude Prati.

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