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Cronaca

L'autore cattolico più cantato al mondo: 10 anni fa la scomparsa di Claudio Chieffo

Artista assolutamente originale nel panorama della musica contemporanea, Chieffo ha lasciato dieci album con oltre tremila concerti in tutto il globo

Il 19 agosto di 10 anni fa chiudeva per sempre gli occhi terreni il cantautore forlivese Claudio Chieffo. L’autore cattolico più cantato nel mondo si spense alle prime ore di quella domenica post ferragostana all’Hospice di Forlimpopoli, all’età di 62 anni. Al suo capezzale, stroncato da un male incurabile, oltre alla moglie Marta, sposata nel 1969 e ai figli Martino, Benedetto e Maria Celeste nati rispettivamente nel 1975, 1980 e 1983, c’era anche l’amico fraterno Flavio Pioppelli, il musicista che lo accompagnò al piano negli ultimi irripetibili concerti e persino durante il trapasso alla “nuova vita”. La liturgia eucaristica di commiato dalla sua gente, presieduta dall’allora vescovo di San Marino-Montefeltro monsignor Luigi Negri (oggi arcivescovo emerito di Ferrara – Comacchio) richiamò a Forlì centinaia di persone: familiari, amici, estimatori del suo bel canto e fratelli nel cammino condiviso di Comunione e Liberazione, il movimento internazionale cattolico sotto la cui egida Claudio ha inscenato la sua esaltante parabola terrena di “uomo perdutamente innamorato di Gesù Cristo”.

Oltre che nel corso della santa Messa celebrata sabato sera, alle 19.15, nella chiesa di San Filippo Neri a Forlì dallo stesso monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara - Comacchio, Chieffo sarà ricordato dalla Mostra “A tutti parlo di Te”, in scena al Meeting di Rimini 2017 da domenica 20 a sabato 26 agosto. “Si tratta – si legge su www.claudiochieffo.com - di uno spazio musicale con video inediti, testimonianze e parole per riscoprire e incontrare il cantautore, attraverso la sua musica che “ci ha investiti tutti e dura tuttora” (Luigi Giussani)”. “Dieci anni fa – scrive il sindaco di Forlì Davide Drei sulla sua pagina Facebook - ci lasciava, al termine di una dura malattia, Claudio Chieffo, cantautore e insegnante forlivese. Notissimo come musicista, autore e cantante a livello internazionale, soprattutto, ma non solo, nel mondo cattolico. Amico di don Luigi Giussani e don Francesco Ricci, fu punto di riferimento con la sua arte per il movimento di Comunione e Liberazione. Le sue canzoni sono oggi tra le più conosciute e interpretate nelle comunità cristiane, in Italia e nel mondo. L'ho avuto come insegnante di Lettere alla scuola media, nella seconda parte degli anni '70. Un insegnante decisamente "fuori dalle righe", diversissimo da quell'immaginario di insegnante e soprattutto di "cattolico", per come se lo poteva aspettare un ragazzino. Assieme a Glauco Fiorini e Emanuela Maroni era tra i punti di riferimento della Scuola Media Sperimentale di via Lunga (sez. staccata della "Giorgina Saffi"), che ebbe vita breve ma che rimarrà esperienza straordinaria e indimenticabile per gli adolescenti che eravamo. Ricorderemo Claudio Chieffo con una mostra sulla sua vita e le sue canzoni, lunedì alle 18 al Meeting di Rimini. Mostra che riproporremo poi anche a Forlì”.

Artista assolutamente originale nel panorama della musica contemporanea, Chieffo ha lasciato dieci album con oltre tremila concerti in tutto il globo. Lui stesso aveva annunciato senza remore la grave patologia che l’aveva colpito, in occasione del concerto per le Sorelle Povere di Santa Chiara, tenuto il 27 dicembre 2005 nel parlatorio del monastero clariano, adiacente la chiesa forlivese di San Biagio. L’ultima apparizione pubblica nella sua Forlì fu quella del primo maggio 2007 davanti al Duomo cittadino. Claudio, costretto su una carrozzina dal male implacabile che lo divorava, era stato condotto sul palco delle autorità, allestito nella neonata piazza Papa Giovanni Paolo II, per cantare “La strada”, il brano scritto appositamente nel 1986 per la visita a Forlì del grande pontefice polacco. Vicino a lui anche l’allora segretario di stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone. L’ultimo concerto del cantautore risale invece alla giornata d’apertura dell’edizione 2006 del Meeting di Rimini. Nel gennaio di quell’anno, annunciando al mondo “la ripresa dei concerti condizionati dalla malattia”, Claudio aveva scritto: “Non desidero mettere sotto il moggio la mia piccola fiammella finché Dio me lo chiederà e concederà, né seppellire preventivamente il talento che mi è stato affidato”. Rimangono celebri le sue innumerevoli esibizioni canore al cospetto all’amatissimo papa Giovanni Paolo II, che incontrò più volte, anche privatamente. 

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