Forlimpopoli, si forma il comitato "no biogas" contro il progetto di biodigestore
La potenza dell'impianto che dovrebbe sorgere a Forlimpopoli in via Prati è di 600 kW ed in un anno dovrebbe digerire 12.000 tonnellate di letame di coniglio , 4.000 tonnellate di pollina, 1500 di scarti di macellazione, 2000 di frutta, 1500 di Silomais e 400 di sansa di olive
Si e costituito il comitato per la salvaguardia del territorio che contrasta il progetto di biodigestore a biogas a Forlimpopoli. Ricorda una nota del comitato: “Va ricordato che un progetto analogo di potenza superiore aveva avuto il consenso sia del Comune di Forlimpopoli che della Provincia poi per nostra fortuna non realizzato per cause e circostanze non note. Così nonostante le oltre mille firme raccolte e consegnate in Provincia all’allora Presidente Massimo Bulbi e le promesse mai mantenute dell’ex Sindaco di Forlimpopoli Paolo Zoffoli, i rispettivi enti ne avevano approvato la costruzione”.
Il 14 novembre 2013 si tenne un'assemblea nella frazione di S.Pietro ai Prati dove dovrebbe sorgere il nuovo biodigestore. Spiega il comitato: “Fu proprio l’allora sindaco Zoffoli a presentare il nuovo progetto (fornendo ai presenti pochissimi dati), avanzando anche la proposta di chiedere in cambio qualcosa. Chiara e ferma era stato la risposta dei presenti: la salute non si vende ne si baratta per opere richieste dai residenti nella frazione, ma che devono essere realizzate con i soldi della collettività così come è stato fatto in altre frazioni. Non è stata evidentemente chiara e ferma la posizione dell’allora Sindaco Paolo Zoffoli che si prese l’impegno di parlare con il proponente titolare del progetto per informarlo che i cittadini non volevano questo impianto rassicurando i presenti che dal momento che era il primo cittadino a chiederglielo non si sarebbe fatto. Purtroppo le cose non sono andate come qualcuno ci aveva promesso”.
Dice il comitato, di cui Gianfranco Montaletti è presidente: “Scopriamo che in Provincia è stato presentato un nuovo progetto. Dare vita a questo comitato è l’unica e l’ultima arma in mano a noi cittadini residenti a Forlimpopoli”. Il comitato informa che il progetto è stato presentato in Provincia di Forlì-Cesena il 27 marzo di questo anno dalla ditta SUVENERGY. La potenza dell’impianto che dovrebbe sorgere a Forlimpopoli in via Prati è di 600 kW ed in un anno dovrebbe digerire 12.000 tonnellate di letame di coniglio , 4.000 tonnellate di pollina, 1500 di scarti di macellazione, 2000 di frutta, 1500 di Silomais e 400 di sansa di olive. Totale 21400 tonnellate di materiale per un anno il che equivale a 60 tonnellate al giorno trasportate da almeno 4 autotreni che passano pieni e 4 che ripassano vuoti. I carichi non saranno distribuiti in maniera uniforme , dal momento che il mais si raccoglie a fine estate e dovrà essere stoccato per 12 mesi. Il digestore avrà un diametro di 26 metri e la torcia che entrerà in funzione in caso di malfunzionamento bruciando il gas e prevista alta 10 metri.
“Da quanto ci risulta dalla Conferenza dei servizi è stato chiesto un parere alla Regione Emilia Romagna che dovrà quindi esprimere un parere sull’impatto ambientale dopo aver ascoltato il parere dei portatori di interessi: ecco un altro motivo per il quale è nato questo Comitato. Attualmente hanno aderito al comitato che si è costituito il 17 novembre con atto registrato a Forlì 91 cittadini, il suo consiglio è composto da 13 elementi, ma molti cittadini non sono informati e sbagliano pensando che questo sia solo un problema di chi si troverà vicino questo impianto, il centro artusiano è vicinissimo, un motivo per aderire al comitato”.