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Cronaca Centro Storico / Piazza Camillo Benso Conte di Cavour

"Dal Comune affitti fuori mercato": chiude la Caffetteria di piazza Cavour. Parte la petizione

La titolare di 100% Mokador : "Impossibile rivedere gli accordi con il Municipio". La rabbia dei clienti: "Così fanno morire le attività del centro"

"L'affitto del Comune è fuori mercato ma è impossibile da rivedere. Così il 24 settembre sarò costretta a chiudere la caffetteria dopo mesi di false illusioni. Non si gioca così con la vita delle persone". A parlare è Alessandra Picchi, barista conosciuta a Forlì, che ha in gestione la Caffetteria 100% Mokador affacciata su piazza Cavour al numero 16, accanto all'ingresso del mercato coperto. Un angolino del centro molto apprezzato dai residenti e dagli avventori della piazza per i suoi prodotti all’insegna della qualità e come luogo dove si può sorseggiare un caffè anche in compagnia del proprio cane. Ora questo angolino sta per abbassare la saracinesca per sempre. 

Ma cosa è successo? "Lo scorso autunno - dice Alessandra - attraverso Mokador che è il titolare del contratto d'affitto con il Comune (ottenuto nel 2012 attraverso un'asta pubblica) abbiamo chiesto una revisione dell'affitto. Attualmente il costo è di 800 euro mensili per un locale abbastanza piccolo che a libero mercato costerebbe la metà. Ma gli uffici comunali ci hanno detto che non era possibile a meno di indire una nuova asta nella quale, ovviamente, non avremmo avuto alcuna prelazione. Eppure, come da contratto, Mokador ha investito una somma ingente per mettere a posti i locali. Mi sembra una cosa assurda". Vincoli di legge e cavilli che paiono spesso incomprensibili a chi ogni giorno si scontra con una realtà di lavoro sempre più difficile, specialmente in centro storico. 

"Abbiamo dato la disdetta del contratto. Pensavo che il Comune piuttosto che avere dei locali sfitti avrebbe cercato una soluzione. Invece hanno accettato la nostra posizione in tempi record e senza fare una piega. Si vede che gli sta bene così: locali sfitti e centro deserto. E dire - continua Picchi - che proprio il Comune ha invitato i privati a calmierare i prezzi degli affitti per incentivare le attività commerciali".

Nelle parole di Alessandra c'è anche la delusione per le speranze tradite. "Sindaco ed ex vicesindaco sono venuti nel mio locale nei mesi scorsi e hanno promesso che si sarebbero impegnati per trovare una soluzione. Parole al vento e io ora mi ritrovo a dover chiudere l'attività dopo mesi di incertezze. Abbiamo investito sui prodotti di qualità, abbiamo partecipato a tutte le iniziative anche per i Mercoledì del centro. Siamo gli unici ad essere aperti il pomeriggio d'estate quando c'è il coprifuoco. Non è servito a nulla".

Per la Caffetteria si sono però mobilitati i clienti ed è partita una raccolta firme per chiedere al Comune di rivedere l’affitto. E sulla pagina Facebook della caffetteria i commenti lasciano trasparire l'indignazione: "E' un peccato che la qualità e la piccola impresa non abbiano la giusta considerazione” dice Cristina; “Per colpa dell'amministrazione comunale, piazza Cavour perderà dunque uno dei suoi migliori punti di riferimento. Mi pare che la rivalutazione del centro storico vada come i gamberi. Personalmente trovo che sarebbe necessario che fosse il Comune a pagare per far tenere aperta un'attività come la Sua” aggiunge Adriana. Basterà a cambiare la situazione?

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