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Cronaca

Anche il Comune mette un nuovo balzello: sull'energia

si tratta di un'accisa sull'energia elettrica che porterà nelle casse del Comune circa 960mila euro. I soldi serviranno a finanziare l'espansione della raccolta dei rifiuti 'porta a porta'

Nuovi balzelli sulla testa dei forlivesi. Non bastasse la stangata dello Stato, l’aumento dei ticket sanitari della Regione e l’aumento delle tasse automobilistiche della Provincia, ora arriva anche il Comune con il suo balzello: si tratta di un’accisa sull’energia elettrica che, nella variazione di bilancio presentata dall’assessore al Bilancio Emanuela Briccolani, lunedì in Consiglio, porterà nelle casse del Comune circa 960mila euro. I soldi serviranno a finanziare l’espansione della raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’.

Ogni famiglia forlivese pagherà in media 16 euro: l’imposta sarà una-tamtum solo per il 2011. A rendere possibile il prelievo è un articolo della finanziaria dello scorso anno di cui il Comune di Forlì non si è avvalso per il 2010, ma a cui ricorrerà nel 2011. I maggiori introiti, nelle illustrazioni della giunta guidata da Roberto Balzani, andranno a finanziare i potenziamenti delle isole ecologiche, e la “fase 2” della raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Un totale di 960mila euro che affluiranno nelle casse del municipio, ma che sembrano ben poca cosa con i 13 milioni di euro che, nelle stime dell’assessore Briccolani, verranno a mancare al Comune di Forlì nei prossimi due anni.

Aspre le critiche in Consiglio comunale. Il capogruppo del PdL Alessandro Rondoni ha puntato il dito sui costi del “porta a porta”: “Se serve questa correzione è evidente che si sono fatti male i conti all’inizio”, ha attaccato. Contraria pure Raffaella Pirini, della lista 5 stelle, favorevole e sostenitrice del “porta a porta”, ma contraria al balzello: “Si potevano recuperare risorse evitando le spese inutili del mantenimento dell’aeroporto”. Infine la difesa del Pd, con la capogruppo Veronica Zanetti: “Il problema sono i tagli del governo Berlusconi”

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