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Cronaca

"Con mia nonna è nata la passione per la cucina": Alexandra, diplomata all'Artusi col massimo dei voti

"Mi considero molto creativa e un giorno spero che la cucina faccia parte della mia vita quotidiana", racconta Alexandra

Diciannovenne di origini russe, in Italia da 12 anni. Alexandra Fedosova è tra gli studenti dell'istituto alberghiero "Pellegrino Artusi" di Forlimpopoli che hanno conseguito il diploma col massimo dei vita. "Mi considero molto creativa e un giorno spero che la cucina faccia parte della mia vita quotidiana", racconta di se. Per il futuro ha già le idee ben chiare: proseguire il percorso di studi all'università in un ramo che l'ha sempre affascinata.

Come mai ha scelto l'Istituto Artusi?
Per la mia passione: la cucina. Ho ricordi di me da piccola che cucinavo con la nonna. In un certo senso, lei mi ha trasmesso questa passione.

Si è trovata bene?
Sì, a mio parere è una scuola che dà diverse opportunità. Qui ho instaurato molte amicizie e vissuto tante emozioni e momenti da ricordare

Lei si è diplomata nell'indirizzo Enogastronomia. Qual è il suo piatto preferito da cucinare?
Non ho un piatto preferito, ce ne sono troppi. Se fossi obbligata a decidere una categoria, credo che sceglierei quella dei dolci.

Come si sta evolvendo a suo giudizio il mondo della cucina?
La figura del cuoco sta acquistando sempre più valore e attira nel mondo della cucina sempre più persone, infatti tantissime di queste sognano di far carriera. Questo mondo sta prendendo molta visibilità, grazie molto a programmi tv e riviste di cucina che invitano a seguire questa passione. Questo è un mestiere molto appagante e che restituisce molte soddisfazioni, ma per riceverle occorre fare molti sacrifici e sforzi.

Ha già avuto esperienze lavorative?
Sì,ho iniziato con gli stage della scuola. Questi mi hanno dato la possibilità di imparare e vedere dal vivo come si lavora in una cucina. Inoltre ho potuto far vedere le mie qualità.

Il lockdown imposto dal coronavirus ha influito nella sua preparazione?
In parte sì, il non poter confrontarsi dal vivo con prefessori e compagni per me ci ha penalizzato. Gli insegnanti sono stati molto comprensivi e disponibili, lasciandoci diversi contatti per chiedere chiarimenti in qualunque momento.

Come si è trovata con la didattica a distanza?
Non mi sono trovata benissimo, ma era l'unica soluzione per finire l'anno in sicurezza. È una buona idea e fattibile con i mezzi di oggi, ma c'è ancora molto da lavorare. Ovviamente questa modalità ha dei difetti come la mancanza di contatto umano e di confrontarsi di persona.

Che effetto le ha fatto ritornare a scuola?
È stato emozionante, sicuramente poter rivedere i professori che ti sono stati vicini per 5 anni e che ti hanno insegnato a introdurti nella vita degli adulti, mi ha commosso.

Proseguirà negli studi?
Certo, mi sono iscritta alla facoltà di tecnologie alimentari a Cesena. È un ramo che mi ha sempre affascinato e attirato dal punto di vista lavorativo. 

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