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Cronaca

Lo stop all'intrattenimento blocca anche la loro attività di piano bar: "Cancellate una trentina di date"

Da casa Conchita e Marco si esibiscono in diretta con il loro pianobar da poco prima del lockdown, facendo ritrovare divertimento e serenità a tante persone in questo periodo difficile

Una vita per la musica, e la quarantena non li ha fermati, anzi. Conchita Bonazzi, cantante professionista con oltre 30 anni di esperienza e suo marito Marco Turci, dj anni '80 e '90, hanno contribuito con i loro pianobar ad allietare le serate di molti forlivesi, arrivando però, grazie alle meraviglie della tecnologia, fino all'America, da Miami all'Arizona. "Abbiamo iniziato così, per gioco" racconta Marco. "Una sera, qualche giorno dopo la festa della donna, ho proposto a Conchita di allestire gli strumenti e fare una diretta tramite facebook, dalla pagina di Conchita. Praticamente, ancora prima di tutta la moda dei balconi e delle dirette, noi avevamo già iniziato!"

Un piccolo primato che passa in sordina mentre alla tv passano volti più famosi e numeri ben più grandi, ma Marco e Conchita sono contenti lo stesso: "Non siamo molto digitali, quindi non sapevamo che, grazie alle condivisioni degli amici e dei parenti, giorno dopo giorno stavamo ottenendo sempre più visualizzazioni. Mia sorella vive a Miami – continua Marco – e molti suoi contatti ci ascoltano. Poi abbiamo ricevuto condivisioni anche da altri amici dj: uno che vive in Arizona, e un altro in Canada, a Saint-Polycarpe."

Una scelta di generosità per due professionisti dell'intrattenimento, dato che per loro questo è comunque un periodo duro: "Avevamo più di 50 date confermate in molti alberghi della riviera, da Cesenatico a Gatteo, e avevamo ricevuto anche alcuni inviti per suonare in Germania, in Svizzera... Ne sono rimaste 23 per ora, le altre tutte cancellate." Un bel danno economico, che però stanno prendendo con filosofia e ottimismo, in attesa di sapere cosa ne sarà della stagione estiva. Nel frattempo, si divertono così, e la loro attività non è di disturbo a nessuno, come chiarisce subito Conchita: "Viviamo nella zona oltre Cala Foma. Abbiamo dei vicini, ma possiamo regolare i volumi di tutta l'apparecchiatura, e nessuno si è mai lamentato, anzi. Anche quando vivevamo in città, ai vicini faceva molto piacere ascoltarci, erano loro a chiederlo!"

Da ormai due mesi la coppia prepara il suo piccolo palcoscenico all'interno di casa e va in live, allietando con musica di tutti i tipi, dal liscio agli anni '80. "Quando ci fanno richieste cerchiamo di accontentare tutti", racconta Marco. La passione per il suo lavoro è tangibile nel modo in cui parla di questa piccola, grande avventura che sta vivendo con la sua compagna. "Andiamo live dalle 21 alle 23, e mentre siamo lì non ci facciamo caso, ma il giorno dopo vediamo che abbiamo ottenuto anche 300 commenti, è bello sapere che c'è tanta gente che ci segue. Per un paio di giorni abbiamo saltato le dirette e subito sono arrivati i messaggi: non è che avete smesso di fare le live, vero?" racconta ridendo.

Niente affatto. Anzi, hanno addirittura avuto una collaborazione! "Abbiamo collaborato con la Pro Loco di Galeata per la sagra dello strigolo, saltata per colpa del Covid-19, trasmettendo durante le live ricette della tradizione e invitando tutti a restare a casa il più possibile." Un consiglio che in fondo, anche in tempo di fase 2, non va trascurato. "Del resto, siamo fortunati che abbiamo la tv e internet, i social media, e possiamo restare in contatto con tutti, e arrivare in tutto il mondo con la nostra musica. Se si pensa che i nostri nonni non avevano nulla di tutto ciò, non è poi così terribile restare in casa... è un sacrificio che si può fare."   

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