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Cronaca

Nuova vita dopo il terremoto: Conscoop Forlì ricostruirà il Teatro Comunale dell'Aquila

Il Consorzio ha assegnato i lavori alla cooperativa L'Internazionale di Bari, la stessa che su incarico di Conscoop effettuò il ripristino del Teatro Petruzzelli

Sarà il Consorzio delle Cooperative di Produzione e Lavoro Conscoop di Forlì a ricostruire il Teatro comunale dell’Aquila, seriamente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009. La conclusione è prevista in un periodo di 2 anni per un importo di oltre 7 milioni di euro. La consegna dei lavori avverrà il 15 ottobre. Il Consorzio ha assegnato i lavori alla cooperativa L'Internazionale di Bari, la stessa che su incarico di Conscoop effettuò il ripristino del Teatro Petruzzelli. "Pur con grandi sacrifici - dice il presidente di Conscoop, Mauro Pasolini - continuiamo ad essere un punto di riferimento per le nostre cooperative. Credo sia un segnale inequivocabile rispetto al fatto che il mondo delle imprese forlivesi è ancora in grado di esprimere livelli tecnologici e qualitativi di primo piano".

Intitolato a San Ferdinando, il Teatro fu edificato nel 1854 su progetto di Luigi Catalani e inaugurato nel1872 con l'attuale platea a ferro di cavallo. Dal 1963 è sede del Teatro Stabile d'Abruzzo. Di particolare pregio è la Sala Rossa, situata al primo piano ed adibita a foyer, impreziosita da Carlo Patrignani, allievo di Teofilo Patini. Durante il terremoto il teatro ha subito il ribaltamento della facciata e il crollo pressoché totale della volta in foglio della Sala Rossa, nonché danni alle volte degli ambienti minori ai lati. Punto di riferimento della vita culturale della città dell'Aquila, il Teatro Comunale non è solo un bene monumentale, di valore storico-artistico, ma uno spazio dedicato allo spettacolo dal vivo. Così, accanto alla prioritaria esigenza di adeguamento sismico, l'intervento di recupero è nella sostanza un progetto di conservazione dell'architettura, nel rispetto degli elementi caratterizzanti dell'edificio, che risponda anche alle esigenze di migliorie funzionali richieste dall'Ente gestore, il Teatro stabile d'Abruzzo.

La "macchina teatrale" viene dunque sottoposta a revisione, per rispondere sia alla imperativa necessità di adeguarne l'utilizzo alle normative vigenti che alla capacità produttiva del teatro stesso. La previsione di laboratori, sala prove, spazi per tecnici ed artisti, depositi per i materiali di scena, si mette in relazione nel progetto con la necessità di un aumento dei posti a miglior visibilità, la richiesta di ripristinare l'originaria vocazione lirica della sala, con un accurato perfezionamento anche dell'acustica, lo studio di un nuovo sistema platea, la revisione della tecnologia di scena, la volontà di garantire un miglioramento dell'accessibilità e della fruibilità complessiva degli spazi dell'edificio, sia per le maestranze che per il pubblico, per restituire alla città uno spazio sicuro e un teatro rispondente alla contemporaneità.
 

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