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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Consiglio, atmosfera da primo giorno di scuola: neo-consiglieri in esplorazione nel caldo opprimente

Semplificazione burocratica, sicurezza, famiglia, centro storico, aeroporto, rapporti con le città vicine, in particolare Cesena e Ravenna: sono le priorità che ha indicato Gian Luca Zattini

Semplificazione burocratica, sicurezza, famiglia, centro storico, aeroporto, rapporti con le città vicine, in particolare Cesena e Ravenna: sono le priorità che, nell'ordine di citazione, ha indicato Gian Luca Zattini nel suo discorso di insediamento in Consiglio comunale, dopo aver prestato giuramento alla Costituzione. “Scortato” da due agenti di polizia municipale nel momento in cui il consiglio comunale di venerdì pomeriggio è passato in modalità “seduta solenne” Zattini si è rivolto alla città, con diversi ringraziamenti, tra cui quelli a Davide Drei, suo predecessore di un colore politico diverso.

Prima seduta del Consiglio

Il discorso di insediamento del sindaco Zattini

"Mi impegno a fare del mio meglio e ad ascoltare". Sono state le prime parole del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini che cita esplicitamente la promessa degli Scout “che non si abbandona mai” una volta pronunciata, ringraziando poi per “la fiducia sulla mia piccola persona”. È stata, ha sottolineato, "una bella campagna elettorale. Con Giorgio Calderoni e gli altri candidati ci siamo apprezzati e rispettati". Per cinque mesi, prosegue, "ho frequentato tutta la città e mi ha arricchito molto". Zattini loda anche il suo predecessore Davide Drei e stigmatizza invece l'avvio di "un Consiglio comunale un po' appesantito", precisando però “la dialettica in Consiglio è sacra e che sono i consiglieri i veri protagonisti dela vita amministrativa”. Su Drei ha detto che “ha fatto il sindaco, spendendosi al meglio e va comunque ringraziato”. Letta la lettera del vescovo Livio Corazza rimarca le sue priorita': vicinanza al lavoro e all'impresa; sicurezza; famiglia; centro storico; "l'apertura dell'aeroporto, una ricchezza per la citta'"; la facoltà di Medicina e chirurgia; nuovi rapporti per un sistema Romagna più forte. Ed infine l'invito all'opposizione: “Dovremo confrontarci correttamente tra maggioranza e minoranza”.

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I capigruppo

Definiti la presidente Alessandra Ascari Raccagni, repubblicana eletta nelle liste della Lega, e la vicepresidente Elisa Massa del Partito Democratico, ha completato il mosaico delle nomine l'indicazione dei capigruppo. I gruppi consiliari sono sette: capogruppo della Lega Massimiliano Pompignoli, lista civica Forlì Cambia Elio Dogheria, Forza Italia Lauro Biondi, Fratelli d'Italia Davide Minutillo; Pd Soufian Hafi Alemani, Lista civica Giorgio Calderoni Federico Morgagni (coordinatore del gruppo consiliare Pd-lista civica è Giorgio Calderoni), mentre il capogruppo del M5S è Daniele Vergini.

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Le surroghe

Entrano di diritto in Consiglio comunale, andando a surrogare consiglieri diventati assessori Elisabetta Tassinari, Alessandro Rivalta per la Lega (al posto di Mezzacapo e Cintorino), Marco Catalano per Forza Italia (al posto di Rosaria Tassinari) e Loris Ceredi, al posto di Paola Casara.

Atmosfera da primo giorno di scuola

In un consiglio fortemente rinnovato sono tante le facce nuove, i consiglieri che si sono presentati l'un l'altro e stretti la mano durante soprattutto le sospensioni dei lavori. Le matricole più attente al look rispetto ai veterani. La cravatta è stata sfoggiata dalla maggioranza dei consiglieri maschi, 11 rispetto agli 8 in sola giacca. Il più casual? Damiano Bartolini di Forza Italia con sola camicia bianca e colletto alla coreana. In assoluto il più grondante dal caldo è stato invece Simone Benini del Movimento 5 Stelle, su di lui è sembrato accanirsi in modo particolare il caldo opprimente della sala del Bibbiena gremita anche di tanto pubblico. A “raffreddarlo” ci ha pensato Emanuela Bassi della Lega, sua “alleata” a Roma ma non a Forlì, che gli ha versato accidentalmente l'acqua addosso, con Benini che ha sportivamente ringraziato. Tra le consigliere donne svettava il blu elettrico del completo scelto da Marinella Portolani, con tanto di occhiali scuri indossati anche dai banchi consiliari. A farle da contraltare in eleganza Paola Casara con vestito “total white”.

VIDEO - La proclamazione di Ascari Raccagni e presidente del Consiglio
VIDEO - Zattini ufficializza la giunta e le deleghe 
 

Non è stato certo il primo giorno di Consiglio per Lauro Biondi, veterano dell'assise cittadina, che ha rubato spesso la scena a chi parlava con battute e motteggi. Irrilevante che abbia il microfono spento, si sente lo stesso. Così sicuro di sé Biondi, memore delle partenza dei consigli dell'ultima legislatura in perenne ritardo di mezzora, arriva con dieci minuti di ritardo e viene conteggiato inizialmente come assente da Elisa Massa, presidente provvisoria dell'assise, molto più puntuale del suo predecessore nonché marito Paolo Ragazzini nel dare l'avvio ai lavori del consiglio.

Con l'amministrazione è cambiata anche la geografia dell'assise. Nei banchi di destra infatti siede l'opposizione e quindi il centro-sinistra, mentre a sinistra del presidente e della giunta c'è la maggioranza di centro-destra. Un po' tutto capovolto, ma è l'organizzazione elettronica degli apparati di voto che rende necessaria questa disposizione. Qualche disorientamento anche sui banchi della giunta: gli assessori sono 8, ma ne compaiono solo 6. Per un paio d'ore c'è stato il mistero su che fine avessero finito i rimanenti due, Petetta e Baroni. Alla fine l'arcano è stato svelato: la loro nomina ufficiale arriverà solo lunedì dopo che avrà ottenuto l'aspettativa per incarichi politici il primo (è dipendente del Comune di Forlì), il pensionamento la seconda (era segretaria comunale a Meldola).

Folta la presenza di pubblico, insolito per le sedute del consiglio comunale. Elisa Massa ha concesso qualche applauso di troppo, dato che il regolamento vieta espressioni di dissenso o sostegno da parte del pubblico presente per non influenzare l'andamento dei lavori. Ma al primo giorno un po' di euforia è concessa. Peccato solo che siano stati applausi poco istituzionali: la presentazione di ogni gruppo di maggioranza è stato accompagnato da uno scoscio di battiti di mano e da un poco sportivo silenzio durante la presentazione dei gruppi di centro-sinistra e del M5S. Ma ci ha pensato Gian Luca Zattini, nel suo discorso di insediamento, a riposizionare il baricentro dell'istituzionalità, ringraziando il suo predecessore Drei e il suo antagonista Giorgio Calderoni

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