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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sla, 2-3 casi ogni 100mila abitanti: a Forlì medici a confronto sulla malattia

Nel corso dell'incontro, svolto alla presenza del direttore dell'unità operativa di Neurologia, Walter Neri, si sono messe a fuoco le principali problematiche relative alle cure palliative nelle persone con sindrome laterale amiotrofica

Il compianto Stefano Borgonovo, ex centravanti della Fiorentina, l'aveva definita "la stronza". La Sclerosi Laterale Amiotrofica, meglio nota come Sla, è stata al centro di un convegno svolto sabato mattina all'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Vecchiazzano. Si tratta di una malattia neurodegenerativa progressiva caratterizzata da degenerazione dei motoneuroni con conseguente paralisi della muscolatura scheletrica e compromissione, in un arco di tempo variabile, dei movimenti, della parola, della deglutizione e della respirazione.

Nel corso dell'incontro, svolto alla presenza del direttore dell'unità operativa di Neurologia, Walter Neri, si sono messe a fuoco le principali problematiche relative alle cure palliative nelle persone con sindrome laterale amiotrofica, per una presa in carico di tutta la sofferenza, fisica, psicologica ed esistenziale della persona malata e dei propri famigliari. "Questo non può purtroppo modificare la quantità di vita residua, ma può garantirne una migliore qualità, specie nelle fasi avanzate della malattia", ha spiegato Neri.

A Forlì il convegno sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica

I nuovi casi sono 2-3 ogni 100.000 abitanti, in Italia sono circa 6mila le persone colpite dalla malattia. Uno degli obiettivi fondamentali della cura della persona affetta da Sla è rappresentato dall’approccio multidisciplinare e dalla continuità assistenziale nel tempo e tra ospedale e territorio. L’evento ha rappresentato un importante momento formativo per la presenza di relatori neurologi e “palliati visti” di grande valore scientifico ed esperienza, ma è servito anche come confronto e stimolo al personale sanitario, impegnato nell’assistenza alle persone colpite da questa grave malattia.

La Regione già dal 2004 ha attivato un programma regionale per l’assistenza a lungo termine delle persone con gravissima disabilità acquisita, ivi comprese le persone con Sla. Nel 2011, ha inoltre approvato il “Programma attuativo per l’assistenza domiciliare ai malati di sclerosi laterale amiotrofica”. Ha inoltre individuato i centri autorizzati a definire la diagnosi e i trattamenti terapeutici previsti dal Servizio sanitario nazionale (almeno un centro in tutte le provincie).

Presenti anche il sindaco Davide Drei e il deputato Marco Di Maio. "Per una malattia degenerativa e incurabile come questa, la cura del dolore, l'assistenza al malato e ai suoi famigliari sono un fattore fondamentale - ha commentato il parlamentare sulla sua pagina Facebook -. Di cui ti accorgi fino in fondo solo quando lo vivi da vicino".

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