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Cronaca

Coppia colpita dal virus alla "Zangheri": un decesso. Spazi comuni vietati agli anziani e allarme dei sindacati

A segnalare la diffusione del virus nella struttura di via Andrelini, come già avvenuto purtroppo in altre case di riposo del territorio sono i sindacati del personale di assistenza

Contagi di Coronavirus in aumento alla casa di riposo Zangheri di Forlì? A segnalare la diffusione del virus nella struttura di via Andrelini, come già avvenuto purtroppo in altre case di riposo del territorio (Forlimpopoli, Rocca San Casciano e Meldola) sono i sindacati del personale di assistenza. La scorsa settimana si era verificato un caso di contagio, per un ospite giunto da Villa Serena. Il caso sembrava isolato e circoscritto, ma ora torna a circolare l'epidemia. Nella giornata di martedì sono stati eseguiti 75 tamponi, gli anziani sono stati per il momento mantenuti nelle loro camere private e non possono frequentare il bellissimo parco e gli spazi comuni. Il nuovo focolaio arriva da una coppia di anziani che vivevano nella stessa stanza. L'uomo, 96 anni e con problemi pregressi, è stato portato all'ospedale Morgagni-Pierantoni dove è deceduto sabato scorso con positività al Covid-19 riscontrata con tampone post-mortem. La moglie, invece, è stata trasferita alla casa di riposo di Forlimpopoli, dove convergono gli anziani positivi al Coronavirus in uscita dalle altre case di riposo. 

Commenta la presidente della casa di riposo Zangheri Wilma Vernocchi: "Avevamo schivato l'epidemia una decina di giorni fa, con un solo caso tempestivamente isolato, purtroppo entrato alla Zangheri da Villa Serena. In quell'occasione avevamo preso tutti gli accorgimenti ed effettuato 85 tamponi. Purtroppo ora abbiamo questo nuovo caso, con un decesso di 96enne. Abbiamo adottato tutte le prescrizioni di legge. Continuiamo a ricevere donazioni di mascherine, oggi anche visiere da parte del Rotary. Ringraziamo tutti".

Case di riposo e ospedali a rischio

Attualmente i focolai maggiori per ora nel Forlivese sono le strutture per anziani e gli ospedali. All'Artusi di Forlimpopoli sono state contagiati 31 ospiti, e 8 operatori sanitari e socio-sanitari, per un totale di 39 casi. La 'Artusi' ha pianto 7 morti, in gran parte donne ed ultranovantenni.  Il contagio è divampato anche alla 'Villa del Pensionato' di Rocca San Casciano, per un totale di 16 casi, di cui 4 tra gli operatori socio-sanitari. Nessuno è deceduto, ma ci sono stati due ricoveri in ospedale. All'Istituzione Drudi di Meldola si contano 11 positivi, di cui 8 ospiti (due di loro ricoverati in ospedale) e 3 operatori sanitari. Problemi anche alla struttura per disabili Fornino Valmori di Forlimpopoli con 4 contagiati (3 ospiti e un lavoratore). Anche i luoghi di cura, purtroppo, sono inevitabilmente anche luoghi di contagio: all'ospedale Morgagni-Pierantoni ci sono 36 contagiati solo per quanto riguarda il personale medico e sanitario (2 infermieri ricoverati); l'ultimo dato disponibile per Villa Serena era di 20 contagiati (11 ospiti e 9 tra il personale). Questi luoghi, da soli, rappresentano un terzo dei contagi di tutto il territorio forlivese.

I sindacati: “Intervenga l'Ausl

Scrivono Daniela Avantaggiato (Cgil) e Martina Castagnoli (Cisl): “Siamo venuti a conoscenza dell'aumento dei contagi all'interno della casa di riposo, che stanno interessando  a “macchia di leopardo” i vari reparti del pensionato. Chiediamo che si proceda con urgenza ad intensificare i percorsi di sanificazione dei locali, soprattutto quelli comuni, dove tutti gli ospiti hanno libero accesso. Si chiede inoltre, visto il progressivo aumento dei carichi di lavoro del personaledegli assistenti socio-sanitari, dovuto al blocco degli ingressi delle badanti e dei familiari  a sostegno dell'assistenza agli ospiti, che si preveda un'urgente iniezione di personale che possa così alleggerire gli operatori in servizio”.

“Altro tema da non sottovalutare, dovuto alla condizione di emergenza in atto ed alla possibilità di una diffusione del contagio in tutta la struttura, è quello legato alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuale e l'effettuazione dei tamponi a tutto il personale di tutti i reparti. Infatti riteniamo che la salvaguardia della salute degli ospiti passi inevitabilmente dalla comprovata salute e dalla tutela della stessa degli operatori, considerato che molti dei ricoverati, autosufficienti, hanno continuato a muoversi all'interno della struttura e questo possa aver compromesso le misure di contenimento del contagio messe in atto”.

I sindacati chiedono anche “un immediato intervento dell'ASL Servizio Igiene Pubblica, così come già adottato presso altre strutture assistenziali del comprensorio forlivese, volto alla verifica tramite tampone dello stato complessivo della Pietro Zangheri”.

I parenti degli ospiti preoccupati

Timori vengono espressi anche dai parenti degli ospiti. Così ha spiegato un lettore di ForlìToday, contattando la redazione: “A noi parenti non ci fanno più entrare, scelta giusta per isolare la casa di riposo, ma non vengono fornite dalla direzione informazioni sufficienti. Anche il primo caso di Coronavirus scoperto alla Zangheri l'abbiamo saputo attraverso i media e non dalle comunicazioni della direzione. Siamo preoccupati per questa mancanza di trasparenza. Dall'interno gli ospiti della Zangheri ci dicono che ogni anziano è confinato nella propria stanza per evitare il contagio e si è diffusa la voce del decesso di un ospite”. E conclude: “La Zangheri è una buona struttura, ma se la direzione si rende conto di essere in affanno non esiti a chiedere aiuto all'esterno, all'Ausl come già fatto per le altre case di riposo”. E conclude: “Si dia anche ampia informazione alle famiglie, così che chi vuole possa scegliere di ritirare il proprio familiare di accudirlo a casa. Purtroppo è quasi impossibile avere informazioni”.                         

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