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Cronaca

Coppia derubata in centro, preso il complice: tradito dal rosso fiammante delle sue "sneakers"

Si tratta di un marocchino di 22 anni, residente nel quartiere Ronco, già noto alle forze dell’ordine per analoghi fatti reato commessi in città

E’ stato identificato il complice dello straniero arrestato giovedì scorso dalle Volanti della Polizia di Stato, sotto la guida del dirigente Stefano Santandrea, per il furto del portafoglio avvenuto in pieno centro storico mercuriale ai danni di una coppia di giovani ragazzi. Si tratta di un marocchino di 22 anni, residente nella prima periferia della città, già noto alle forze dell’ordine per simili precedenti commessi a Forlì. E’ stato tradito dalle sue nuove sneakers rosse fiammanti, così rinfrangenti che avevano attirato l’attenzione dei poliziotti sopraggiunti in ausilio ai colleghi già impegnati nell’inseguimento di quello che poi è stato arrestato.

La sua cattura sarebbe stata possibile anche nell’immediatezza dei fatti se le vittime avessero immediatamente dichiarato alla Polizia che il furto era stato commesso da due persone; purtroppo, per la concitazione del momento, i derubati avevano indirizzato gli agenti a rincorrere solo colui che materialmente si era impossessato del portafoglio. Per non perdere di vista il fuggitivo, i poliziotti non avevano tergiversato nel fare troppe domande, prendendo al "volo" l’indicazione "Lui mi ha rubato il portafoglio, è quello che scappa, prendetelo". Così si erano messi a caccia del ladro fino a catturarlo.

Il complice

La presenza del complice era emersa solo quando, tornata la calma, i ragazzi hanno stilato una dettagliata denuncia in Questura. In questa circostanza, i ragazzi hanno riferito che a fianco di quello appena catturato aveva agito anche un coetaneo di origine nordafricana, magro, alto, con cuffia in testa e scarpe rosse, e immediatamente agli agenti della seconda volante intervenuta in seconda battuta in aiuto ai colleghi che stavano rincorrendo il fuggitivo non è sfuggito che nella zona dell’intervento avevano notato una loro “vecchia conoscenza”, del tutto corrispondente a quel giovane con le scarpe rosse fiammanti e catarifrangenti descritto dalle vittime.

Nell’immediato lo avevano trascurato poiché non corrispondeva alle descrizioni (troppo alto) diffuse via radio circa colui che in quegli istanti stava cercando di sfuggire alla cattura, ciò nonostante uno degli agenti ha avuto lo scrupolo di scattare con il suo smartphone una fotografia al ragazzo delle scarpe rosse, decisione quanto mai brillante e provvidenziale poiché grazie a questa foto è stato inchiodato. Terminati gli accertamenti, è stato denunciato alla Procura per furto aggravato in concorso.

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Nella foto il dirigente Stefano Santandrea

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