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Cronaca

Piani dedicati ai 'Covid-19', ascensori separati, aree di isolamento: il Coronavirus cambia il volto dell'ospedale

In questo periodo di emergenza l'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì non è come lo abbiamo sempre conosciuto. La sua posizione in prima linea per la cura della Covid-19 ne ha cambiato il volto

In questo periodo di emergenza l'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì non è come lo abbiamo sempre conosciuto. La sua posizione in prima linea per la cura della Covid-19, la grave malattia causata dal Coronavirus, ne ha trasformato il volto ed in particolare la disposizione dei servizi. Attualmente, infatti, l'equivalente di due piani della torre delle degenze sono stati riconvertiti ad ospedale Covid, oltre ad altri locali della piastra. Il tutto per creare percorsi distinti tra i flussi di pubblico: i Covid e i non-Covid, perfino gli ascensori sono separati per evitare contatti tra le due categorie di utenti. “Nonostante questo, l'ospedale è un posto che meno lo si frequenta e meglio è, un luogo in cui venire se proprio è estremamente necessario”, spiega il direttore dell'ospedale Paolo Masperi. Masperi è il “generale” che gestisce i soldati in trincea, purtroppo la metafora bellica è quanto mai appropriata.

E come è stata riorganizzata la trincea? “La riorganizzazione è avvenuta in fasi successive. Si è partiti dal riservare a questi malati il reparto preposto di Malattie Infettive, il passo successivo è stato spostare Pneumologia e Nefrologia per liberare un 'emipiano' (ogni piano delle torre del Morgagni è infatti suddiviso in due ali praticamente autonome, ognuna forma un 'emipiano', ndr), con 32 posti letto aggiuntivi”, illustra Masperi. Poi è stato il reparto di medicina a cedere i suoi spazi, liberando così 32 altri posti letto. “Si è aggiunto così un altro 'emi-piano' per pazienti Covid – sempre Masperi -, mentre il reparto di medicina è stato trasferito nel padiglione Allende, negli spazi della degenza di fisioterapia e assieme a geriatria, l'Allende è invece il padiglione dell'ospedale non-Covid”. In questo domino, la fisioterapia è stata mandata alla casa della salute di Forlimpopoli temporaneamente.

Ma non è finita qui: se infatti, sono stati sgomberati interi piani per far spazio ai malati di Covid-19, un altro piano del 'Morgagni', il quinto, è stato riservato ai casi sospetti. E' questo il piano in cui vengono fatti i tamponi per i pazienti che non entrano dal Pronto Soccorso. “Qui ogni sospetto malato sta in isolamento uno dall'altro in stanze in cui sono soli in attesa dell'esame”, sempre Masperi. Tutta questa organizzazione ha visto anche la revisione dei cosiddetti 'percorsi verticali', vale a dire la suddivisione degli ascensori a seconda del pubblico che li utilizza. “Lo scopo è di tenere separate non solo le degenze e gli spazi, ma anche i percorsi per raggiungerli”, sempre Masperi, con la precisazione, però, che in ospedale in questo periodo è meglio non venirci se non per gravi e urgenti necessità.

Anche la Rianimazione - e non poteva essere altrimenti - è stata riservata ai pazienti colpiti dal Coronavirus. “Inizialmente abbiamo utilizzato la Terapia Intensiva di Cesena, che si era ampliata – continua il direttore dell'ospedale – poi abbiamo riservato anche la nostra, spostando i pazienti non-Covid in 5 letti vicino alla sale operatorie”. Nel conteggio dei reparti stravolti dall'emergenza non può mancare il Pronto Soccorso: “Anche in questo caso l'utenza Coronavirus è separata in tutto il percorso, sala d'attesa e triage compresi, dal resto dell'utenza. Il fatto che l'utenza diversa sia contenuta in questo momento permette di gestire la situazione anche senza strutture-tenda esterne”, a cui tuttavia si farà ricorso se la situazione dovesse peggiorare.

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