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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il coronavirus continua ad uccidere nel Forlivese. Quasi mille contagiati in provincia

I ricoverati con sintomi sono 153, 83 nel Forlivese e 70 nel Cesenate, mentre quelli in Terapia Intensiva sono 27, 15 nel Forlivese e 12 nel Cesenate

Salgono a 977 i positivi al coronavirus nella provincia di Forlì-Cesena. Questo quanto recita il nuovo bollettino diramato sabato pomeriggio dalla Prefettura, che vede un balzo di 55 casi in più rispetto a venerdì. Crescono purtroppo anche i decessi, due nelle ultime 24 ore, che aggiorna il numero totale delle vittime a 44, 29 nel Forlivese e 15 nel Cesenate. I guariti sono invece 53, 43 dei quali nel Cesenate. I ricoverati con sintomi sono 153, 83 nel Forlivese e 70 nel Cesenate, mentre quelli in Terapia Intensiva sono 27, 15 nel Forlivese e 12 nel Cesenate.

E' Meldola ad essere colpita dal nuovo lutto. Si tratta di una donna di 84 anni, ospite della casa di riposo Drudi. E' il secondo decesso nel territorio meldolese. In tutto il Forlivese si registrano 34 positivi in più rispetto al precedente bollettino, che aggiorna il numero di positivi a 490. A Forlì sono 279 (24 in più in 24 ore), di cui 57 ricoverati con sintomi e otto in terapia intensiva. Stabile il numero di guariti, 7, e di decessi, 16. Altri cinque positivi in più a Bertinoro: sono complessivamente 45, 10 dei quali ricoverati (tre in terapia intensiva). Per i nuovi casi, spiega il sindaco Gabriele Antonio Fratto, "l'Ausl sta facendo le opportune verifiche e sono al momento nella loro abitazione. I nuovi contagi, ci riferisce l'Ausl, avendo la nostra comunità iniziato ad aver a che fare prima di altre col Coronavirus, sono legati agli ambiti familiari dei precedenti concittadini contagiati, con l'aggiunta di alcuni concittadini che per lavoro, in particolare nell'ambito sanitario, hanno contratto il virus. A livello provinciale abbiamo la conferma dall'Ausl dell'aumento dell'effettuazione dei tamponi, dato significativo per un dato complessivo sempre più coerente con la situazione reale".

A Castrocaro salgono a 13 (due i ricoverati), mentre a Civitella sono quattro (due i ricoverati, uno in terapia intensiva). Tre casi a Dovadola (uno ricoverato) e Portico (tutti in isolamento), mentre a Premilcuore e Santa Sofia sono due. Galeata conteggia quattro casi, tutti in isolamento. A Forlimpopoli, colpita dal focolaio della casa di riposo "Artusi" e da otto lutti, i casi sono 46, due dei quali ospedalizzati (uno in terapia intensiva). A Meldola, dove vi sono diversi contagiati alla casa di riposo "Drudi", i positivi sono 41, con cinque ricoverati. Resta ricoverato a Lugo il paziente positivo di Modigliana, mentre a Predappio registra due positivi in più, in totale 20 (quattro ricoverati, due in terapia intensiva). A Rocca San Casciano, dove vi sono contagiati anche alla "Villa del pensionato", i casi sono 27, quattro dei quali ricoverati con sintomi.

Il trend positivo negli ospedali

Nel corso del bilancio quotidiano della Regione, il commissario ad acta Sergio Venturi ha individuato degli elementi positivi nei numeri sull'andamento del contagio in Emilia-Romagna. Per Venturi, ci sono 6 ricoverati in meno di venerdì in terapia intensiva: “E' il numero più alto di posti che si liberano dall'inizio dell'epidemia, sono letti che diventano disponibili, così come i letti Covid negli altri reparti che ce ne sono 56 in più liberi, questo significa che nel saldo tra i dimessi e i ricoverati recuperiamo 56 letti liberi, è un dato molto positivo”. E sull'isolamento a casa aggiunge: “Chiediamo alla popolazione di resistere ancora qualche settimana, lo dobbiamo agli operatori sanitari che non si prendono un secondo di riposo e come dovere civile perché tutti possiamo aver bisogno di un posto in ospedale. Inoltre se tornasse a divampare l'epidemia, non avremmo neanche un diritto, di avere un luogo dove curarci. Ci siamo andati vicini venti giorni fa”. 

Il dato in Emilia Romagna

In Emilia Romagna i casi di positività sono 16.540, 608 in più rispetto a venerdì; mentre i test effettuati sono 67.075, 3.393 in più.
Questi i dati - accertati alle 12 di sabato, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Complessivamente, sono 7.166 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (214 in più rispetto a venerdì); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 358, 6 in meno. E si sono registrati 56 ricoverati in meno anche nei reparti non di terapia intensiva (3.859 oggi rispetto ai 3.915 che si contavano venerdì). I decessi sono purtroppo passati da 1.902 a 1.977: 75 in più, quindi, di cui 51 uomini e 24 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.040 (188 in più rispetto a venerdì), 1.352 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 688 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 12 residenti nella provincia di Piacenza, 25 in quella di Parma, 15 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 10 in quella di Bologna (nessuno in territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 2 nella provincia di Ravenna e 2 in quella di Rimini. Un decesso si riferisce a un residente fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.842 (31 in più rispetto a venerdì), Parma 2.201 (118 in più), Reggio Emilia 2.908 (108 in più), Modena 2.551 (53 in più), Bologna 2.127 (86 in più), Imola 302 (4 in più), Ferrara 474 (106 in più), Ravenna 688 (32 in più) e Rimini 1.523 (12 in più).

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