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Cronaca

Contagi sotto controllo, ma l'ospedale pronto anche all'opzione peggiore: "Non si smantellano reparti Covid"

La giornata di lunedì ha avuto un valore simbolico, senza la pretesa di considerarla come l'uscita dal tunnel: zero nuovi contagiati e zero morti. A dare la sua lettura è Paolo Masperi, direttore dell'ospedale di Forlì

La giornata di lunedì ha avuto un valore simbolico, senza la pretesa di considerarla come l'uscita dal tunnel. In quel giorno infatti la città di Forlì ha avuto zero nuovi contagiati e zero morti. Una “calma  piatta” a doppio zero che è in linea con i dati comunque positivi di questi giorni. Mercoledì i nuovi casi di positività a Forlì sono 2, martedì sono stati 3, lunedì zero, domenica scorsa 5 e sabato 3. Numeri che danno serenità dopo un periodo di un mese e mezzo (la seconda metà di marzo e il mese di aprile) segnato da 1,1 morti al giorno e un aumento generale della mortalità del 28% in città. A dare la sua lettura è Paolo Masperi, direttore dell'ospedale di Forlì

Lunedì scorso ci sono stati zero morti e zero contagi. Il sindaco l'ha definita una giornata “storica”.
“E' un dato occasionale, ma è un dato reale e significativo il calo dei nuovi positivi fino a livelli molto bassi rispetto alle settimane precedenti, sotto le 10 unità al giorno, un dato positivo”.

Non solo pochi casi, ma a quanto sembra anche meno gravi, con meno ricoveri in ospedale. E' così?
“Sì, dal punto di vista della gravità clinica rispetto alle prime fasi dell'epidemia, questa coda di casi ci dà evidenze di una minore gravità, che è probabilmente determinata dal fatto che fin dalle prime battute seguiamo i pazienti a domicilio. La trattazione precoce dei pazienti appena diagnosticati potrebbe avere un effetto positivo sull'evoluzione della malattia. Anche il virus a sua volta potrebbe aver perso delle caratteristiche di virulenza e aggressività che aveva all'inizio”.

Come si sta organizzando l'ospedale per la fase 2? C'è un piano anche per l'opzione peggiore, cioè la ripresa forte dei contagi? 
“Ora stiamo mettendo a punto un piano di ritorno molto graduale all'erogazione delle normali prestazioni dell'ospedale, un ritorno molto lento e progressivo. E' presto però per pensare di tornare ad una normalità come quella di prima. In ogni caso siamo sempre pronti a tornare sulle nostre posizioni precedenti. Faremo passi che non smantellano niente di quello che abbiamo in piedi. Attendiamo una quindicina di giorni per vedere l'effetto di un ritorno ad una 'quasi normalità' della popolazione".

Quindi reparti Covid non vengono smantellati...
“No, avevamo attivato reparti Covid gradualmente, con la stessa gradualità torniamo indietro. Ma man mano che disattiveremo reparti Covid questi diventeranno reparti filtro, cioè di pazienti trattati sempre come casi sospetti in modo da non abbassare mai la guardia. E' una fisarmonica, non è una fase semplice: dobbiamo lavorare sia in condizioni di Covid presente, sia di Covid assente per tornare ad un minimo di prestazioni che avevamo sospeso”.

Sarà una fase di convivenza anche per l'ospedale
“Sì, esatto. Ma in che misura è ancora presto per dirlo, meglio attendere i prossimi 15 giorni. Siamo pronti a ripartire e pronti a tornare indietro. E' davvero una fase in cui stiamo vedendo il da farsi in base all'evoluzione dell'epidemia”.

L'attività chirurgica di routine nelle sale operatorie è ripresa?
“Non si è mai interrotta, ma solo ridotta.  Il nostro ospedale è specializzato nella chirurgia oncologica e in queste settimane abbiamo sempre cercato di garantirla”.

In base alla sua esperienza ci sarà una ripresa di contagi con la 'fase 2'?
“Qui l'esperienza consolidata non l'ha nessuno per fare una previsione. Quello che si può dire è che, come tutte le malattie infettive, se ci sono più contatti tra le persone qualcosa si può vedere come aumento di contagi, ma ci auguriamo non nell'immediato e non in grandi numeri. Molto dipenderà dall'educazione civica, che finora è stata dimostrata dalla popolazione. Quindi si può tornare alle attività quotidiane con prudenza ed equilibrio, questo ci può garantire di andare avanti con questo trend, che è un trend di una situazione ben controllabile. Sono molto fiducioso, i cittadini si muovono con intelligenza in una situazione che è difficile”.

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