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Psicosi da Coronavirus: pizzeria mette al bando i cinesi "per rischio contagio", poi subito la retromarcia

L’epidemia in Cina del Coronavirus preoccupa non poco anche in Italia, anche se – come è stato ampiamente spiegato – nel nostro Paese il pericolo è praticamente insussistente

L’epidemia in Cina del Coronavirus preoccupa non poco anche in Italia, anche se – come è stato ampiamente spiegato – nel nostro Paese il pericolo è praticamente insussistente e sono stati attivati tutti i necessari presidi sanitari alle frontiere. E’ quindi fondamentale non farsi prendere da fobie irrazionali che, anche alimentate da buone intenzioni, finiscono per generare allarmismo. 

Se in città, come d’altra parte nel resto d’Italia, sono andate esaurite le mascherine di protezione nelle farmacie e si registra anche un’impennata di vendita di gel per disinfettare le mani, è frutto della psicosi l’avviso che sabato mattina è comparso sulla pagina Facebook di una pizzeria della periferia di Forlì. “Si comunica che da oggi è vietato l’accesso a tutti i cinesi per motivi di sicurezza, in modo tale da evitare possibili contagi”,  è stato il messaggio pubblicato intorno alle 10,30 e poi per fortuna rimosso in modo autonomo nel giro di un’ora, non prima però di aver suscitato un vespaio di proteste e polemiche indignate. 

Dal "O Sole Mio" si conferma che il post era stato fatto solo per motivi di sicurezza sanitaria, anche se come è noto un pubblico esercizio non può allontanare la clientela in base alla nazionalità, ma solo se causa problemi come disturbo e molestie. In ogni caso la rimozione elimina l’ “embargo ai cinesi”, ma il tutto attesta la paura che può attraversare chi gestisce un luogo di libero accesso al pubblico.

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