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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Corso Diaz, il comitato contro i tagli "boccia" il progetto di mediazione

E’ stata inviata sabato al sindaco da parte del Comitato promotore della petizione del Gruppo spontaneo giù le mani dagli alberi di Forlì una lunga lettera aperta con la quale si chiede a Drei “di decidere se ascoltare i propri concittadini e le richieste motivate che avanzano"

E’ stata inviata sabato al sindaco da parte del Comitato promotore della petizione del Gruppo spontaneo giù le mani dagli alberi di Forlì una lunga lettera aperta con la quale si chiede a Drei “di decidere se ascoltare i propri concittadini e le richieste motivate che avanzano o invece accettare le burocratiche, tecnicistiche, soggettive e arbitrarie opinioni di un gruppo di tecnici a cui delle persone e della loro vita non sembra interessare nulla”.

“La vita della città deve essere regolata sulla base di principi democratici e per questa ragione migliaia di cittadini hanno dato vita ad uno straordinario processo partecipativo, spontaneo e per questo ancor più apprezzabile, e da mesi sono mobilitati perché sia conservata la bellezza delle alberature di Corso Diaz e soprattutto l'ombra di cui godono principalmente gli anziani”, dice una nota.

“Chi vuole "riqualificare" la strada ha invece come obiettivo una discutibile concezione di bellezza, si ostina a ricercare una inesistente uniformità, privilegia freddi schemi con cui pretende di organizzare spazi disomogenei, considera gli alberi qualcosa da potere usare in un arco temporale determinato per poi poterli sostituire passati 30 o 40 anni con nuove piante, ammantando di ragioni tecniche scelte che si fondano su una idea consumista degli stessi elementi naturali della città.  Consideriamo inaccettabile la proposta di mediazione ventilata che avrebbe previsto l’abbattimento di tutti gli alberi dal lato opposto della Chiesa di Ravaldino e il mantenimento dei sette posti verso la chiesa: non potevamo accettare un mercanteggiamento simile, quando la nostra petizione ha come presupposto la conservazione di tutti gli alberi sani, a meno che non costituiscano un pericolo incombente per la pubblica incolumità”.

“La proposta definita di mediazione ha però avuto un merito, ha dimostrato infatti come siano pretestuose e prive di reale fondamento tutte le ragioni di chi vuole segare quegli alberi. I danni li provocano 17 alberi come la loro metà, la dominanza che essi esercitano nei confronti delle nuove piante si verificherebbe anche per opera di quelle rimanenti, i sottoservizi verrebbero compromessi ugualmente, la disomogeneità resterebbe e così via. Confidiamo che il Sindaco saprà confermare quanto ha scritto nel proprio programma a proposito della partecipazione e al contributo dei cittadini alla vita della città e aspettiamo fiduciosi”.

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