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La rivoluzione culturale parte dai campi

La riscoperta delle attività agricole, una vera rivoluzione culturale: un corso per reinventare lavori storici

Una vera rivoluzione culturale, una vera e propria riscoperta delle attività agricole che per si traduce nella creazione di nuove varianti di lavoro, nel reinventarsi lavori storici guardandoli con nuovi occhi ed adattandoli alle esigenze contemporanee, in linea con il Green Deal europeo e Pnrr

Un percorso formativo di grande interesse per fornire spunti innovativi sul ruolo delle fattorie didattiche. Il corso fornirà competenze di tipo progettuale e gestionale per l’accoglienza di visitatori e scolaresche, approfondimenti specifici sul ruolo della fattoria didattica intesa come presidio territoriale per la valorizzazione e la tutela delle produzioni di qualità e delle tradizioni locali. “Se l'uomo medio non sa riconoscere gli alberi o gli animali – sottolinea Fausto Faggioli esperto e docente del corso - il bambino medio non ha mai visto dal vivo, ma solo in televisione, una mucca o una pecora. Tutto questo, oltre a suscitare preoccupazione per la mancanza di un’esperienza visiva, di un contatto emozionale, allarma per le dimensioni dell’assenza di cultura rurale e per la profonda frattura culturale ed emotiva tra la società industriale metropolitana, o comunque cittadina e la realtà rurale.

"Le aziende rurali come fattorie didattiche sono le uniche strutture che possono fare qualcosa per invertire questa tendenza, perché sono i centri della cultura reale legata alla terra, alle stagioni, ai cicli evolutiv - aggiunge -. Sono i centri culturali dei prodotti tradizionali, della sanità a tavola, della corretta alimentazione. Gli ultimi dati confermano che la metà dei giovani tra i 18 e i 34 anni preferirebbe gestire un’attività Rurale piuttosto che fare l'impiegato in banca o anche lavorare in una multinazionale. Si tratta di una vera rivoluzione culturale, una vera e propria riscoperta delle nostre attività agricole che per noi si traduce nella creazione di nuove varianti di lavoro, nel reinventarsi lavori storici guardandoli con nuovi occhi ed adattandoli alle esigenze contemporanee".

"La Fattoria Didattica - termina Vania Cigni responsabile del corso di Dinamica Modena - è di per sé un luogo che offre numerose potenzialità di apprendimento: è nella fattoria che avvengono i numerosi processi che trasformano il mosto in vino, il latte in formaggio, l'orzo in birra, la farina in pane, etc. Dobbiamo rafforzare la collaborazione tra il mondo della Scuola, dei Consumatori e il settore delle Imprese, puntando ad una maggior capacità di condividere i progetti che associata ad un uso più efficiente delle risorse, migliorerà la competitività fra Territori e favorirà la creazione di posti di lavoro, portando vantaggi ai settori tradizionali e alle zone rurali. Le buone prassi sono la base del miglioramento della qualità della vita, di una carta dei valori condivisa che comprende la sostenibilità ecologica ed ambientale, l’equità economica, la responsabilità sociale".

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