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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Corteo di Forza Nuova, l'Anpi: "Presidieremo due luoghi simbolo di piazza Saffi"

Anpi per bocca del presidente provinciale Miro Gori e di quello comunale Lodovico Zanetti chiedono di non "autorizzare" la manifestazione indetta dal gruppo politico

“L'incursione dei militanti di Forza Nuova venerdì scorso in piazzetta della Misura è stato un attacco squadristico e il corteo annunciato per lunedì sera da Forza Nuova e 'Forlì ai forlivesi' potrebbe avere gli stessi connotati,  per questo la sicurezza della città non può essere messa a repentaglio dalla presenza di facinorosi”: è con questa motivazione che l'Anpi per bocca del presidente provinciale Miro Gori e di quello comunale Lodovico Zanetti chiedono di non "autorizzare" (sebbene sia improprio parlare di "autorizzazione") la manifestazione indetta dal gruppo politico di estrema destra dopo le violenze al Mercatino di Natale.

Per Lodovico Zanetti “la legge Mancino e la Legge Scelba andrebbero applicate con più rigore”. Gli stessi esponenti dell'Anpi, tuttavia, aggiungono di sapere che realisticamente la manifestazione difficilmente potrà essere vietata, almeno nel quadro normativo attuale. Per questo sottolinea Zanetti, l'appello non è per motivi politici, quanto invece “di mantenimento dell'ordine pubblico”. Ed anche “di rispetto, dal momento che in piazza Saffi ci sono due spazi simbolici della lotta partigiana, il Sacrario dei caduti della Resistenza, sotto il chiostro di San Mercuriale, e i lampioni di piazza Saffi in cui vennero esposti i corpi della Banda Corbari”, sempre Zanetti. Tanto che per mantenerne intatto il valore anti-fascista, durante il corteo di Forza Nuova questi due luoghi saranno “presidiati” dall'Anpi, spiega Zanetti. “I lampioni di piazza Saffi, come ebbe a dire Aldo Spallicci, sono la linea di demarcazione tra libertà e dittatura”, aggiunge il responsabile comunale Anpi.

Miro Gori, invece, si pone la domanda che anche i fatti di piazzetta della Misura sollevano: “Mi pongo il problema di comunicazione. Facciamo bene a parlarne o gli diamo più visibilità parlandone?”. Una tema che Gori affronta consapevole che, pur nel dilemma comunicativo, “dobbiamo reagire a questi rigurgiti fascisti che astutamente si presentano ai tempi d'oggi con elementi non esplicitamente fascisti, per esempio facendo riferimento nelle loro associazioni ad Evita Peron”. Gori nota poi una sorta di ascesa a nord di Forza Nuova, “che è radicata con un certo numero di aderenti autoctoni solo a Rimini, mi dicono circa una 50ina di persone, ma che ha prima aperto una sede a Savignano, poi si è fatta vedere a Cesena con l'approvazione del regolamento comunale teso a non concedere gli spazi pubblici a chi non si riconosce nei valori anti-fascisti ed ora a Forlì”.

Di fronte a tutto questo, per l'Anpi serve “una ferma risposta democratica e popolare la più ampia possibile, con le forme della democrazia, inclusi i partiti”, perché negli ultimi tempi “abbiamo allentato la presa ed ora va ripresa, con molta cura”. Perché, sempre per Gori, “il problema sta nel fatto che la vicenda del fascismo ultimamente è stata presa alla buona, a partire dalle tante dichiarazioni pubbliche di Berlusconi, come presidente del consiglio in carica, che sostengono frasi fatte come quella che 'il fascismo ha fatto anche cose buone'”. Per gli esponenti locali dell'Anpi “la questione deve essere risolta dal punto di vista legislativo, per esempio con la Legge Fiano, ma soprattutto con la formazione, mentre non si insegna più l'educazione civica, dove cioè si riforma la nuova coscienza”. Miro Gori torna infine sulla vicenda che l'ha visto protagonista di una vibrante protesta di Alessandra Mussolini, per una puntata della trasmissione “L'Arena” girata nella tomba di Mussolini. Gori contrattacca: “Quella cripta non è una tomba ma è un sacrario del fascismo. Se mi accuseranno di qualcosa mi dovranno accusare di 'Apologia di anti-fascismo'”.

L'Anpi riceve l'appoggio degli studenti universitari, con Giovanni Zannier, coordinatore dell’Unione degli Universitari di Forlì: “Come associazione orgogliosamente antifascista non possiamo che aderire a questo tipo di manifestazione: crediamo che dopo i fatti di venerdì 8 non ci sia spazio per forze neofasciste in città Per questo, come Unione degli Universitari, ci associamo agli appelli che nei giorni scorsi associazioni e sindacati hanno lanciato perché la manifestazione fascista sia annullata dalle autorità competenti”. Zannier conclude “il perimetro democratico non può e non deve essere attaccato dal fascismo e non possiamo permetterci di legittimarlo come una forza politica come le altre”.

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