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Cronaca Centro Storico / Via Oreste Regnoli

Cosa fare con il Campostrino? Il Comune cerca idee dai privati

Pubblicato l'avviso. Nella struttura si faranno attività culturali e ci sarà anche un chiosco per la ristorazione

Idee su cosa fare all'ex Palestra Campostrino che il Comune sta riqualificando? E' il momento di tirarle fuori. Il Municipio infatti ha appena pubblicato un avviso pubblico per raccogliere proposte di tipo culturale e ricreativo. L'avviso esplorativo scade il 10 ottobre ed è rivolto a imprese private, enti, onlus, cooperative sociali, fondanzioni con finalità sociali costituitesi dal almeno 24 mesi (via libera anche ad associazioni temporanee di impresa).

Attraverso le proposte che arriveranno dai privati, il Comune stilerà poi un bando vero e proprio per l'assegnazione della struttura per la durata di nove anni a fronte del pagamento di un canone che sarà richiesto però solo dal secondo anno di attività. Di fatto, sarà la prima volta che il Municipio affiderà all'esterno la gestione di uno spazio culturale di proprietà pubblica (un altro esperimento è stato fatto ma di minore rilevanza). 

"Questo modo di procedere - dice il sindaco Davide Drei - è la naturale conseguenza di tutto il percorso partecipativo attraverso il quale si è arrivati a dare un nuovo volto al Campostrino. Sono stati i cittadini a decidere che la struttura doveva essere dedicata alla cultura e saranno ancora i privati, e non il Comune, a proporre il modo migliore per animarlo". 

I soggetti che presenteranno una manifestazione di interesse potranno scegliere tra quattro aree: area performativa (nuova drammaturgia, teatro di strada, teatro dei ragazzi, teatro danza etc), arti circensi, danza e musica; area audiovisivo multimediale (cinema, tv, documentario, videoreport, radio), arti visive: fotografia, scenografia e infine area di promozione e diffusione della cultura (web e cartacea) comunicazione e così via. 

Il Campostrino ha una superficie di oltre 1900 metri quadri con un grande gardino che sarà percorribile anche dall'esterno (transitando da via Oreste Regnoli a via Della Torre) dato che le recinzioni, una volta finiti i lavori, a fine anno, saranno tolte. Nell'area cortilizia sarà realizzato anche un chiosco destinato a funzioni di ristorazione e gioco. Per questa seconda struttura il Comune valuterà se fare un bando oppure se gestirlo direttamente incamerando gli introiti.

"Una volta avute le manifestazioni di interesse - spiega l'assessore alla Cultura Elisa Giovannetti - intorno ad esse costruiremo uno o due bandi a seconda se sarà incluso o meno il chiosco. Le finalità di gestione devono essere culturali e avranno la priorità ma se queste si portano dietro un progetto coerente anche per il chiosco lo includeremo nel bando".

Obiettivo è anche quello di favorire lo sviluppo e dare opportunità di occupazione: "Le imprese culturali forlivesi - sempre Giovannetti - sono di livello e noi stiamo facendo la nostra parte con interventi coerenti su spazi di grande importanza, dall'ex Gil all'ex deposito Atr, dall'ex Santarelli al Campostrino". 

Nelle proiezioni del Comune, il Campostrino sarà collocato in un'area di grande vitalità dove i lavori sul campus universitario procedono e a breve si potrà accedera al Campus anche da piazzale Solieri, il vecchio ingresso dell'ex ospedale Morgagni.

La sistemazione del Campostrino è costata 1 milione e 100 mila euro di cui 500 mila finanziati dalla Regione. Settantamila euro invece era stato il contributo ottenuto per la lunga fase di consultazione pubblica attraverso il quale si è arrivati a scegliere il progetto di risistemazione ora in corso e che ha visto il coinvolgimento di circa 1500 forlivesi. 

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