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Cronaca

Il nuovo project manager della cultura: "Puntiamo su palazzo Romagnoli"

Palazzo Romagnoli, il palazzo che si trova in via Albicini, oggetto di un travagliato restauro che si avvia ormai ad un decennio di lavori, sarà la chiave di volta del rilancio culturale di Forlì. Lo dice Cristina Ambrosini

Palazzo Romagnoli, il palazzo che si trova in via Albicini, oggetto di un travagliato restauro che si avvia ormai ad un decennio di lavori, sarà la chiave di volta del rilancio culturale di Forlì. E' in sostanza il contenuto della relazione con cui Cristina Ambrosini, nuova project manager di “Forlì città della cultura”, si è presentata al Consiglio comunale. Selezionata dal sindaco per gestire importanti partite, lunedì pomeriggio era in Consiglio comunale.

 

Ambrosini ha appunto rilevato particolare attenzione sull'artistico palazzo Romagnoli (in via Albicini, ex Gruppo selettori delle Forze Armate, il palazzo, per intenderci, dove oltre dieci anni fa si svolgevano le visite dei “tre giorni” per il servizio militare). L'idea è di utilizzarlo per collezioni prestigiose come la Verzocchi, ora custodite a palazzo Merenda di corso della Repubblica. Palazzo Romagnoli dovrebbe così diventare “sede di cultura viva, centro di nuove attività culturali, in rete con il San Domenico”.

 

Il sindaco ha ricordato che ad Ambrosini, funzionaria alla direzione regionale Beni Culturali della Lombardia in aspettativa, toccherà sviluppare importanti “partite aperte, quali il monastero della Ripa, le sale affrescate da Felice Giani a palazzo Gaddi e palazzo Romagnoli”. Non sono mancate in consiglio comunale le polemiche sollevate dalla Lega Nord sulla sua designazione, con un botta e risposta serrato tra sindaco e capogruppo della Lega Nord Paola Casara.

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