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Cronaca

La Croce Rossa piange l'unità cinofila Jerry Lee, l'amico fedele: "Mi ha salvato. Grazie a lui sono un'altra persona"

La Croce Rossa di viale Roma piange Jerry Lee, Labrador chocolate di sette anni, fin dai primi mesi di vita unità cinofila

Era la mascotte della Croce Rossa di Forlì. Ma non solo. Era un volontario a tutti gli effetti. L'ente di viale Roma piange Jerry Lee, Labrador Chocolate di sette anni, fin dai primi mesi di vita unità cinofila. I colleghi l'hanno commemorato su Facebook, descrivendolo come "un grande volontario, attento e concentrato durante l’addestramento, operativo nel momento della ricerca e sempre gentile con tutti". Non è stato solo un cinofilo della Croce Rossa, ma anche un grande amico. Se lo è portato via in tre settimane un linfoma al midollo. "E' stata una cosa atroce - è la voce rotta dalla commozione del suo compagno di viaggio e primo amico, Paolo Ghirelli, volontario della Croce Rossa e referente delle Unità Cinofile -. Era il mio cioccolatino".

Sin dal primo sguardo tra Paolo e Jerry Lee è nato un rapporto speciale, che rievoca la storia di "Hachiko - Il tuo migliore amico", film del 2009 ispirato alla vera storia del cane giapponese Hachikō, divenuto famoso per la fedeltà nei confronti del suo padrone Parker Wilson, interpretato da Richard Gere. Una storia di profonda amicizia, proprio come quella tra Paolo e Jerry. "Sono un preparatore di cani e in dieci anni ne ho addestrati circa 200, ma uno come Jerry non l'ho mai visto. Un'empatia così non sono riuscita a trovarla con nessun altro animale. Era un rapporto eccezionale".

Quando c'è stato il primo incontro?
L'ho portato a casa il 16 novembre del 2013. Era un fagottino spettacolare, aveva due mesi.

E l'addestramento quando è iniziato?
Da subito. L'attività di preparazione al ruolo di cane cinofilo inizia con l'avvicinamento alle persone, la socializzazione e la creazione di un rapporto di fiducia e stima col proprio conduttore, raggiungendo un'intesa a sguardi. L'addestramento è poi continuo e quotidiano ed annualmente c'è il rinnovo dell'abilitazione da cane da soccorso.

Ricorda la prima missione?
Ne abbiamo svolte tante, trascorrendo sette anni di vita meravigliosi. L'emozione più intensa l'ho vissuta quando è stato superato il primo esame di abilitazione. Piangevo, perchè ricordavo l'amico Renato Turroni (persona molto amata nel mondo del volontariato locale e fondatore del Gruppo Cinofilo Cri di Forlì, deceduto nel 2009 in un tragico incidente stradale, ndr), con il quale ho iniziato questa attività e mi ha insegnato tutto. E mentre piangevo Jerry si è avvicinato, leccandomi le lacrime come a voler dire "amico mio, ce l'abbiamo fatta". E' un ricordo bellissimo. Poi ne ho un altro ancora.

Quale?
Ricordo una dimostrazione per i bambini di una scuola, che erano entusiasti nel vedere la vitalità di questi animali.

Chi era Jerry?
E' stato un amico. Mi ha salvato. Grazie a lui sono diventato un'altra persona, mi ha portato a vivere il mondo del volontariato, dove ho scoperto che l'altruismo è una fonte di energia per gli esseri umani. Era dolce con tutti, era un cane affettuoso e non ha mai ringhiato a nessuno. E questo è stato un altro suo insegnamento molto importante, vale a dire essere sempre positivo con le persone che incontro. E poi era il mio campione.

Ha un altro cane?
Ho adottato la sorellina di Jerry, che un amico non poteva più tenere. Ed era Jerry ad addestrarla. Questo dimostra quanto fosse eccezionale il mio piccolo eroe. Adesso continuo ad addestrarla insieme alle altre unità cinofile. La Croce Rossa è una grande famiglia, pronta sempre ad aiutare qualcuno. Una mano per chi ha bisogno, come lo erano le zampine di Jerry.

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