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Sanità

Cure dei pazienti con ictus: prestigioso riconoscimento per la Neurologia del "Morgagni-Pierantoni"

L'iniziativa "Angels" patrocinata dalla European Stroke Organization (Eso) e dalla Italian Stroke Association-Associazione Italiana Ictus (ISA-AII) ha lo scopo di promuovere nel mondo la cultura dell'ictus come patologia tempo-dipendente

L'Unità Operativa di Neurologia dell’ospedale “Morgagni Pierantoni” di Forlì, diretta dal dottor Marco Longoni, ha vinto il premio "Eso Angels Award di livello Platinum" per il secondo trimestre del 2023, grazie ai tempi delle trombolisi ed i pazienti trattati. "A partire dal primo trimestre 2020 l’Ausl Romagna ha aderito al progetto europeo Angels, che viene effettuato presso tutte le Neurologie aziendali - spiega il dottor Longoni -. L’ Unità Operativa di Forlì aveva già vinto in passato il premio "Oro"".

"L'attuale premio "Platinum" certifica un ulteriore miglioramento nell'efficienza del percorso Stroke a Forlì, legato in particolare alla riduzione nei tempi di accesso alla terapia trombolitica frutto del costante impegno al miglioramento profuso dallo Stroke team - conclude Longoni -. Il ringraziamento va a tutto il gruppo di lavoro, in particolare ai neurologi di Forlì coordinati dalla dottoressa Susanna Malagù, nonché a chi si è prodigato nella raccolta dati, dottoressa Silvia Strumia".

L'iniziativa "Angels"

L'iniziativa "Angels" patrocinata dalla European Stroke Organization (Eso) e dalla Italian Stroke Association-Associazione Italiana Ictus (ISA-AII) ha lo scopo di promuovere nel mondo la cultura dell'ictus come patologia tempo-dipendente, con progetti di sensibilizzazione alla tematica, formazione sul campo per medici e infermieri, monitoraggio e miglioramento delle fasi che compongono il percorso multidisciplinare del trattamento dell'ictus ischemico, che inizia in emergenza con la trombolisi venosa e
trombectomia meccanica, se indicate, e prosegue poi con il ricovero ospedaliero, le cure di prevenzione secondaria, lo studio dei fattori di rischio e la riabilitazione.

L'iniziativa internazionale, che coinvolge oltre 8000 ospedali nel mondo, mira quindi a costruire una comunità globale di ospedali e di professionisti che lavorano ogni giorno per migliorare la qualità del trattamento dei pazienti con ictus e permette di confrontarsi sul raggiungimento di scopi comuni. La partecipazione al progetto Angels Award, possibile attraverso il monitoraggio periodico del percorso diagnostico terapeutico dei pazienti con malattie cerebrovascolari, contribuisce alla valutazione, condivisione e confronto dei propri livelli di efficienza con il resto della comunità. 

Misurare e confrontare sono azioni fondamentali alla base del continuo miglioramento clinico. Nei paesi industrializzati l'ictus è la prima causa di invalidità permanente e la validità del percorso di trattamento è quindi fondamentale per garantire una migliore prognosi al paziente riducendo di conseguenza anche l’impatto socio-economico della malattia. Trattandosi di patologia tempo-dipendente, l'iniziativa si focalizza in particolare sui risultati di performance misurando il tempo trascorso tra esordio dei sintomi, arrivo in ospedale, inizio del percorso diagnostico, inizio del percorso terapeutico (trombolisi/trombectomia), ricovero in Stroke Unit, inidicazioni terapeutiche alla dimissione e disabilità a 3 mesi, per promuovere un miglioramento continuo  rendendo i percorsi più rapidi ed efficienti sia in fase preospedaliera che intraospedaliera. Con i premi "Angels" viene riconosciuto e certificato il lavoro dei professionisti dedicati al trattamento dell’ictus, dando la giusta rilevanza e gratificazione al lavoro del team multidisciplinare e multiprofessionale coinvolto nel percorso stroke (118, medicina d'urgenza, pronto soccorso, neurologia, neuroradiologia diagnostica, neuroradiologia interventistica, medicina riabilitativa). 
 

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