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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Da Forlì, scuola per i ninos di Capo Verde

"Una scuola per i bambini di Boavista". Latore dell'accorato appello è il forlivese Pierantonio Zavatti, presidente del Circolo Acli "Oscar Romero" di via Angeloni a Forlì, di ritorno da un viaggio a Capo Verde

“Una scuola per i bambini di Boavista”. Latore dell’accorato appello è il forlivese Pierantonio Zavatti, presidente del Circolo Acli “Oscar Romero” di via Angeloni a Forlì, di ritorno da un viaggio a Capo Verde. “E’ un gruppo di dieci isole – si legge in ‘Wikipedia’ – situato nell’Oceano  nell'Atlantico settentrionale, a circa 500 km dalle coste senegalesi. Il patrimonio naturale di questo arcipelago, costituito da un alternarsi di spiagge bianche incontaminate, deserti e valli verdissime, è stato scoperto solo di recente dai ‘tour operator’, aprendo così le porte di Capo Verde al turismo internazionale”.

 

Sembrerebbe una sorta di paradiso terrestre. E invece… “Nel marzo scorso – scrive Zavatti, una vita da insegnante negli istituti professionali cittadini e negli anni ’70 anche assessore comunale nella Giunta Satanassi - un soggiorno a Boavista (una delle 10 isole dell’arcipelago) per debellare una tosse molto fastidiosa, ha consentito a me e a mia moglie Giovanna di condividere la vita della comunità parrocchiale dell’isola e di apprezzarne la progettualità, e in particolare la prossimità alle condizioni degli abitanti del quartiere ‘Barracas’”.

 

Già dal toponimo (a Capo Verde si parla portoghese) si intuisce la problematica in cui si sono imbattuti i coniugi Zavatti: davanti ai loro occhi si è materializzata una “favela” poverissima, in cui alcune migliaia di persone vivono in capanne di fortuna senza alcun servizio. Provvidenza vuole che Barracas sia anche entrato nel mirino caritativo di un prete autentico. “Barracas – continua il dirigente aclista – è, infatti, inserito in un progetto di promozione umana animato da padre Paulo Borges Vaz, un sacerdote capoverdiano quarantenne, formatosi in Francia e in Spagna e da alcuni anni parroco di Boavista, particolarmente vicino alle esigenze sociali e culturali dei ceti più emarginati”.

 

Fra difficoltà enormi, nella totale latitanza dell’amministrazione comunale dell’isola, “impegnata – ironizza Zavatti - soprattutto nella gestione degli affari personali di qualche politicante e dei suoi compari (non tutti i paesi sono fortunati come il nostro!)”, padre Paulo è riuscito a costruire una scuola per 126 bambini e ragazzi della “favela”, spendendo la bellezza di 130.000 euro. Quando sembrava tutto pronto, si è messo di traverso anche lo Stato capoverdiano, “affetto – continua l’ex assessore - da burocratismo e non certamente incline a favorire le iniziative educative non stataliste”.

 

In pratica, perché lo Stato possa mettere a disposizione gli insegnanti, la parrocchia dovrà garantire anche gli arredi scolastici e le attrezzature. In caso contrario, “l'edificio potrà essere impiegato solo per alcune iniziative parrocchiali minori”. Padre Paulo non ha più un soldo: per reperire i circa 22.000 euro necessari ad ottemperare alla perentoria richiesta del ministero, può contare solo sulla solidarietà internazionale. Zavatti è già riuscito a racimolare 6.000 euro grazie agli amici e ai soci del Circolo Acli “Romero”.

 

“Ma servono ancora 6.000 o 7.000 euro perché la falegnameria di un'isola vicina possa accettare le ordinazioni degli arredi necessari e completarne in tempo utile la fabbricazione”. Resta solo da affidarsi al buon cuore dei forlivesi lanciando un appello alla città. Chi desidera chiarimenti o vuole fare un'offerta alla scuola, può telefonare allo stesso Zavatti (339-1799434), oppure inviare un messaggio di posta elettronica a: pierantonio-zavatti@alice.it. Ma sarà possibile incontrare padre Paulo Borges in persona, intervenendo il 14 ottobre prossimo all’incontro pubblico promosso dal Circolo “Romero” di Forlì presso i locali parrocchiali di San Giovanni Evangelista, in via Angeloni, 50.

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