rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dal Ciaika all'Empyre: sotto la ruspa un locale dove hanno ballato i forlivesi per 50 anni

Con i movimenti della ruspa che sta abbattendo il locale su via Monda non se ne va non solo un edificio, ma anche il luogo di tanti ricordi di serate passate in compagnia, primi amori, nottate con gli amici

Addio alla vecchia discoteca Ciaika-Empyre di San Martino in Strada, ritrovo dei giovani forlivesi per intere generazioni. Con i movimenti della ruspa che sta abbattendo il locale su via Monda non se ne va non solo un edificio, ma anche il luogo di tanti ricordi di serate passate in compagnia, primi amori, nottate con gli amici, di quelle che “o sei sveglio, o non sarai sveglio mai”, per dirla con le parole di Ligabue. I locali erano chiusi già da un paio d'anni e l'edificio acquistato da un'immobiliare. Nel settembre del 2016 si è tenuta l'ultima serata “di saluto” con una sfilza di dj e gestori che hanno animato per circa 25 anni il locale, almeno quelli della generazione “Empyre”. Dopo la demolizione, il nuovo proprietario, l'immobiliare Sansoni, realizzerà un condominio.

La discoteca, che ha ospitato nell'ultima fase anche un night club, era in declino da molti anni prima, ma quel nome “Empyre” è rimasto in diversi “memorabilia” che si sono susseguiti nel tempo. La sua storia risale a prima del nome in inglese, a quando per le intitolazioni si guardava alla Russia e non all'America. La sua storia parte negli '60 quando quell'area viene utilizzata per le feste da ballo  all'aperto con il nome “Giardino d'estate”, annessa alla Casa del Popolo di San Martino in Strada. Poi poco alla volta la struttura diventa coperta, la grande svolta è con la realizzazione del Ciaika negli anni '70. A questo periodo risale la struttura muraria con la grande sala che poi passerà ad una nuova gestione, nei primi anni '90, che porterà il locale ad una seconda primavera con nome di Empyre. Di fatto, assieme all' “Accademia”, il locale che ancora si trova in centro in via del Filergiti, era l'unica discoteca della città. Riusciva a contenere anche duemila-tremila persone, in un'epoca in cui i locali da ballo erano rigorosamente grandi e suddivisi in sale principali e salette più piccole. 

VIDEO - La demolizione in corso

L'intero stabile tra via Monda e viale dell'Appennino nasce negli anni '50 come Casa del Popolo 'Dall'Agata' e si amplia via via col tempo. Il bar diventa quasi subito a licenza pubblica, si sommano gli uffici della potente sezione del Partito Comunista Italiano, una delle più numerose e forti della città, e della cooperativa che gestisce la Casa del Popolo. Ma non si fa solo politica: nel 1975 sorge il cinema Neva (come il fiume russo), quindi si balla nel 'Giadino d'estate' e poi appunto al 'Ciaika'. Il locale è essenzialmente una balera per il liscio, ma arrivano anche i big della musica italiana e internazionale: si ricorda Gianni Morandi, si ha traccia del concerto di De Andrè il 26 dicembre 1975. Spesso è passato da qui Dario Fo. La gente arrivava anche dalla Toscana per questi eventi. Come aneddoto si ha memoria di un rifiuto di Adriano Celentano che venne raggiunto dai gestori della cooperativa a Milano, con la motivazione che non si esibiva in balere e case del popolo, e a nulla valse l'obiezione che questa era tra le case del popolo più grandi dell'Emilia-Romagna. 

Con il tramonto del liscio il 'Ciaika' passa ad una nuova proprietà che rilancia il locale, nei primi anni '90 come appunto Empyre, poi Mediterranea ed altri nomi, ma essenzialmente 'Empyre' nella memoria dei forlivesi dai 45 anni d'età in giù. La grossa casa del popolo si smembra, il cinema viene rilevato da Nanni Moretti col nome di 'Sacher' poi chiude definitivamente. I locali diventano studi professionali al primo piano e un supermercato al piano terra. L'Empyre resiste in auge fino ai primi anni Duemila poi il progressivo rallentamento delle attività, fino alla chiusura quando ormai il declino era conclamato, causato soprattutto dal cambio di mode e abitudini dei giovani che rendono di fatto le grandi discoteche dei luoghi costosi e difficilmente sostenibili da un punto di vista economico. Lo stesso destino lo hanno subito diversi locali notturni nel territorio, dalla Porta d'Oro di Bertinoro al Fifty Five di Santa Maria Nuova, quest'ultimo la scorsa estate.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal Ciaika all'Empyre: sotto la ruspa un locale dove hanno ballato i forlivesi per 50 anni

ForlìToday è in caricamento