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Cronaca

Crisi di vocazione e invecchiamento, il Vescovo ordina un nuovo valzer di sacerdoti

Entro il mese di novembre andrà a regime un nuovo spostamento di parroci deciso dal vescovo monsignor Lino Pizzi. Spicca la nomina a parroco di Schiavonia-Trinità del giovane sacerdote forlimpopolese don Enrico Casadei Garofani, classe 1974

Nuovo giro di parroci nella Diocesi di Forlì-Bertinoro. La persistente crisi di vocazioni, unita all'invecchiamento dei sacerdoti in servizio, ha portato il vescovo monsignor Lino Pizzi ad una duplice decisione: da un lato riformare le unità pastorali, dall'altro ampliare le competenze di alcuni parroci con l'assegnazione di nuovi presidi. E' il caso di don Mauro Dall'Agata, che alle parrocchie di Roncadello, Malmissole e San Giorgio cumulerà Barisano e Poggio, lasciando solo Pieveacquedotto.

Il posto di don Marcello Feola, curato di San Benedetto Abate, dimissionario per ragioni familiari, è stato assegnato a don Giancarlo Barucci, proveniente da Schiavonia assunta nel lontano 1975. Il presbitero, che entrerà ufficialmente a San Benedetto domenica prossima, alle 16, nel tempo aveva aggiunto a Schiavonia un'altra parrocchia del centro, la Santissima Trinità. Il suo ruolo sarà assunto da una “new entry” nel giro dei parroci, don Enrico Casadei Garofani, giovane sacerdote forlimpopolese, classe 1974. Un altro movimento di rilievo è quello che riguarda don Giovanni Amati. Lasciate le parrocchie di Barisano, Poggio e Durazzanino, il sacerdote, noto agli addetti ai lavori per il ruolo di responsabile dell'Ufficio diocesano delle comunicazioni, diverrà curato di Montecchio e Monticino a Capocolle di Bertinoro, dove entrerà il 3 novembre prossimo in sostituzione di don Natale Garavini.

A quest'ultimo, che rimane parroco di San Giuseppe Operaio di Forlimpopoli, sarà assegnato anche San Leonardo e Sant'Andrea. All'unico parroco polacco operante in Diocesi, don Pawel Szymusiak, già titolare di San Pietro in Trento, Filetto e Coccolia, è stata assegnata anche Durazzanino. Don Agostino Fornasari, curato di San Rufillo di Forlimpopoli e amministratore di Selbagnone, si dovrà ora fare carico anche di Fratta Terme. Don Cesare Perugini lascia Bagnolo per divenire collaboratore dell'unità pastorale che comprende le parrocchie di San Rufillo, San Pietro, Selbagnone e Fratta.

Rimane don Mauro Ballestra, sinora cappellano di Coriano Città: dal 12 ottobre prossimo sarà parroco di Forniolo, Bagnolo e Villa Rotta, ma assumerà anche l'incarico di amministratore di Carpinello nonché rettore di Fornò, dove entrerà sabato 12 ottobre, alle 16.30. Don Mauro ha talmente gradito la nomina a custode dello straordinario santuario quattrocentesco, da annunciare l'intenzione di scrivere un nuovo libro sulla storia del grande monumento, costruito nella campagna fra Forlì e Forlimpopoli dall'eremita albanese Bianco da Durazzo.

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