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Cronaca Bertinoro

Un'altra discoteca in disuso cede il passo alla modernità: addio all'ex Fifty Five

L'ultima serata danzante si è tenuta nel 2010, poi la musica si è spenta definitivamente. Dagli anni '60 generazioni di forlivesi hanno affollato la sala del Fifty Five

L'ultima serata danzante si è tenuta nel 2010, poi la musica si è spenta definitivamente. Dagli anni '60 generazioni di romagnoli, principalmente forlivesi e del circondario, hanno affollato la sala del Fifty Five di Santa Maria Nuova, con un apice negli anno '80 quando il locale era diventata una discoteca di moda. Poi il declino sempre maggiore, con l'ultimo decennio in cui il locale era una balera di liscio. Ora, seguendo il destino di molti altri locali da ballo – tra tutti anche la “storica” Porta d'Oro, sempre nel comune di Bertinoro - anche il Fifty Five si avvia alla demolizione per lasciare spazio ad centro commerciale e polifunzionale nel cuore di Santa Maria Nuova. 

Il progetto, che era al vaglio già da una decina d'anni, è ormai in dirittura d'arrivo. E se i tempi saranno rispettati, entro un anno l'edificio ormai fatiscente del circolo e dancing (in totale 1.800 metri quadri), realizzato a partire dagli anni '50, non esisterà più e al suo posto sorgerà una palazzina in cui si troverà un supermercato, una galleria di negozi al piano terra e uffici e ambulatori al primo e al secondo piano. Si tratta di un progetto da circa 1,8 milioni di euro, in cui si prevede il recupero anche di circa 80 posti auto di parcheggio pubblico. L'iter della concessione edilizia è in corso ma già in fase avanzata, si è in attesa di una modifica per permettere la realizzazione di un marciapiede che attualmente non c'è sulla laterale via Togliatti.

La proprietà è di Unica Società Cooperativa. “E' la cooperativa nata dalle razionalizzazioni degli anni '90 delle varie cooperative delle Case del Popolo – spiegano la presidente Giuliana Maltoni e il vicepresidente Giulio Marabini -. Attualmente ha la proprietà, e i costi, di 38 edifici che vengono da questa storia, quindi abbastanza vetusti, molti dei quali conservano le loro funzione aggregativa di circoli ed esercizi pubblici. Anche a costo di non massimizzare i profitti con gli affitti, cerchiamo di privilegiare progetti che mantengano funzioni ricreative e culturali, come per esempio l'Area Sismica, che nacque dalla vecchia casa del popolo dismessa di Ravaldino in Monte e sui cui locali nel 2017 ci siamo impegnati per una ristrutturazione”. Ma è evidente che il modello 'Casa del Popolo', o in generale quello del circolo politico, non è più di appeal e quindi cambiare diventa una necessità per mettere a valore gli immobili.

Il progetto di Santa Maria Nuova è il più grosso in cui 'Unica' si cimenta. Dalla fine dello scorso anno anche il bar ha chiuso i battenti ed ora l'intero stabile, formato dal dancing, bar ed alcuni uffici, è chiuso e abbandonato. Ma lo sarà ancora per poco. E' quasi pronto al varo il nuovo progetto e le ruspe per la demolizione, risolte le ultime questioni burocratiche, potrebbero entrare in funzione a settembre. Con la demolizione se ne andrà uno stabile di circa 1.800 metri quadri che ha accolto, col nome di Fifty Five numerose generazioni di forlivesi che qui hanno ballato, si sono conosciuti e, perché no, amati. La sala però nel tempo ha ospitato congressi e riunioni di quello che un tempo era il blocco politico monolitico del Partito Comunista e successivamente di tutta l'area di sinistra che è nata dalla fine di quell'ideologia.

Il progetto è completamente finanziato privatamente e mira a ricreare un “centro” in una frazione che non ha mai goduto di una piazza vera e propria. Al piano terra è previsto un supermercato Conad di circa 300 metri quadri di superficie di vendita, vale a dire il raddoppio dell'attuale punto vendita della frazione di pianura di Bertinoro. Poi ci sarà una galleria tra via Santa Croce e via Anita Garibaldi, con un bar – di cui Unica continuerà a mantenere la proprietà, in aderenza ai suoi scopi associativi – e altri 3 o 4 negozi che saranno realizzati nella galleria. “All'interno ci sarà una scala importante con ascensore che porterà ad un primo piano fatto di uffici ed uno spazio di circa 100 metri quadri che sarà ceduto finito al Comune per finalità collettive e pubbliche, al secondo piano, infine, ci saranno altri due spazi ad uso uffici e studi”, illustrano il progetto i progettisti Riccardo Ballani e Massimiliano Capacci. Continuano i due tecnici: “Il progetto vedrà un nuovo passaggio in Comune in quanto, durante la presentazione pubblica ai soci di Unica, è emersa la richiesta di realizzare un metro e mezzo di marciapiede su una via laterale e questo comporterà una leggere modifica rispetto alla sagoma esistente”. La struttura, che è un intervento privato e finanziato con un mutuo, inoltre, vuole “sposarsi” con il progetto di rigenerazione urbana della frazione, dando al centro di Santa Maria Nuova uno spazio di aggregazione commerciale e ricreativa. 

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