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Cronaca

diversamente speleo con lo speleo club forli' nella grotta "buso della rana"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

120 grazie a tutti i partecipanti, 120 buoni motivi per stare assieme, 120 i
partecipanti tra accompagnatori e ragazzi disabili che per un giorno hanno
potuto visitare una grotta affascinante per la sua storia geologica e quella
esplorativa facendo qualcosa di diverso: gli uni perché hanno potuto vivere
delle emozioni molto forti che sono anche difficili da raccontare se non sono
vissute personalmente e gli altri perché hanno sfidato la loro condizione
fisica grazie alla volontà, al coraggio ed alla determinazione.

Tra i tanti ragazzi che sono entrati in grotta, i gemelli Giulio e Giotto
dalla nascita sulla sedia a rotelle oramai sono alla loro quarta esperienza in
grotta e sono diventati degli esperti che grazie alla loro esperienza aiutano
altri ragazzi, anche con disabilità minori, ad andare oltre. Ma anche Alice che
era accompagnata da suo padre il quale durante il giro in grotta entusiasta le
diceva "siamo entrati anche in grotta … ci pensi … anche in grotta!!!" oppure
Luisa che è entrata in grotta assieme a suo marito ed alla figlia Claudia che
faceva a tutti un sacco di domande su come si formano le stalattiti e le
stalagmiti, sulle piccole creature che vivono nelle grotte e tante altre.

Tantissime le manifestazioni di interesse e i supporti che sono stati forniti
allo Speleo Club Forlì del CAI di Forlì che ha organizzato la giornata.

Oltre al patrocinio della Federazione Speleologica della Regione Emilia-
Romagna (FSRER), della Scuola Nazionale di Speleologia (SNS) del Club Alpino
Italiano (CAI), del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
e del Comune Monte di Malo (VI), l'S-Team di Sandro Sedran ha filmato l'intera
iniziativa, Giancarlo del Gruppo Grotte Trevisiol del CAI di Vicenza, la Coop.
Biospheara e la struttura vicina alla grotta, Incantamonte, hanno supportato
gli aspetti logistici.

I gruppi che hanno dato il loro importantissimo contributo provenivano da
tutta Italia: Trentino, Lombardia, Liguria, Umbria, Abruzzo e ovviamente Veneto
ed Emilia-Romagna.

Un grazie va a tutti loro che hanno dedicato una intera giornata agli altri, a
chi è meno fortunato e che credo si siano sentiti arricchiti, tornando a casa.

Ma soprattutto un abbraccio ai ragazzi delle cooperative che hanno creduto nel
valore umano, terapeutico e perché no, ludico di questa iniziativa.

L'augurio è come sempre che queste giornate, che sono anche il frutto di
sforzi, capacità ed esperienze messe in campo, possano essere un seme che darà
i propri frutti in tutta Italia e anche oltre e che il movimento "Diversamente
Speleo" diventi sempre più una realtà consolidata.

Per vedere foto, filmati e commenti potete visitare la pagina FB del gruppo
Speleo Club Forlì e della pagina Diversamente Speleo.

Comunicato stampa SCF (www.speleoclubforli.it; info@speleoclubforli.it)

Elisa Ponti

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