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Cronaca

Dolore per i seguaci di Benedetta Bianchi Porro: il Coronavirus uccide il postulatore della causa di beatificazione

Padre Guglielmo Camera era una figura che per molti anni è stata riferimento per i fedeli di Benedetta Bianchi Porro, essendo stato il postulatore della causa di beatificazione

La comunità religiosa di Forlì dice addio ad un volto noto sul nostro territorio. Il Coronavirus ha ucciso padre Guglielmo Camera, di Ardesio (Bergamo), missionario saveriano di 79 anni. Padre Guglielmo Camera era una figura che per molti anni è stata riferimento per i fedeli di Benedetta Bianchi Porro, essendo stato il postulatore della causa di beatificazione. Un iter lungo, durato anni, che ha portato infine alla beatificazione solenne dello scorso settembre in duomo a Forlì. A ricordare padre Camera è il gruppo Facebook degli “Amici di Benedetta”, dove viene scritto: “Ci ha lasciato i Postulatore della causa di Beatificazione della Beata Benedetta Bianchi Porro: Padre Guglielmo Camera, di Ardesio ( BG). Si è unito al cielo a Lei. Un grande dolore. Piangiamo, perché tutti i giorni salutiamo un amico... Ma Benedetta diceva 'Il mio spirito vivrà'”.

Appartenente alla  Pia Società di S. Francesco Saverio per le missioni estere (Saveriani), con incarichi di postulatore e visitatore seminari, padre Gugliemo – fanno sapere dal gruppo religioso dovadolese – è rimasto coinvolto dall'infezione che si diffusa prepotentemente tra i Saveriani, nel cui convento di via San Martino a Parma il virus ha compiuto una vera carneficina, con oltre 13 decessi in due settimane. Alcuni religiosi sono morti nelle loro stanze, altri in ospedale. L'intero convento è in isolamento, per decisione dei frati stessi, quelli superstiti, per impedire il propagarsi del focolaio.

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